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Basilico, rosmarino, timo, lavanda, piante officinali o alberi da frutto, ma anche pomodori, peperoni e tutti i prodotti dell’orto. Piantare un seme, una piantina, un albero da frutto e impegnarsi nel lavoro di cura e nutrimento è, a parere dell’Associazione Donne in Campo-Cia, il miglior modo per celebrare l’8 marzo, il giorno della Festa della Donna. Le imprenditrici agricole lanciano quindi, un preciso invito agli italiani: “Vai al vivaio e piantala!”. Non è soltanto un ‘gesto verde’, puramente simbolico, ma un atto concreto per “dare la vita” e coltivare e far crescere un vegetale per promuovere armonia con la Terra e i suoi ecosistemi. I semi -ricorda Donne in Campo-Cia- sono il primo anello della catena alimentare e un dono di natura. Difenderli e curarli è, dunque, il compito di tutti. Le donne, comunque, sono particolarmente interessate alla cura della produzione alimentare per nutrire in maniera corretta e armonica e a proteggere la biodiversità, la coltivazione e il consumo locale di cibo. In Italia -sottolinea l’Associazione delle imprenditrici agricole della Cia- sono, secondo i dati dell’ultimo Censimento Istat, 538 mila le aziende agricole condotte da donne. In 10 anni -dal 2000 al 2010- si è registrato un aumento dal 30 al 33 per cento delle aziende “rosa” sul totale dell’imprenditoria agricola e questo nonostante la crisi del settore. Le imprese agricole al femminile sono, pertanto, aziende di successo! “L’Associazione Donne in Campo -ha affermato la presidente Mara Longhin- è impegnata su molti fronti per difendere e valorizzare l’agricoltura italiana e in particolare il ruolo delle donne, protagoniste sempre più importanti del mondo agricolo e rurale. Esse rappresentano un anello particolarmente resistente del tessuto economico del Paese”. L’Associazione Donne in Campo costituisce in Italia una vera “avanguardia” che si propone di portare all’attenzione della società e del mondo politico il riconoscimento del giusto valore del ruolo femminile in campo economico e sociale e della sua necessaria considerazione e attenzione”. Insomma, “un piccolo esercito” di imprenditrici, il cui simbolo è la spiga e il papavero (che si trova affisso anche in azienda). Imprenditrici determinate e orgogliose del proprio ruolo. Donne che vogliono far sentire la loro voce, e non certo in modo rituale, anche in occasione dell’8 marzo. E l’invito “Vai al vivaio e piantala!” costituisce un atto di serietà e di concretezza che vuole coinvolgere tutti gli italiani. Un atto che vede ancora una volta le imprenditrici agricole della Cia in prima linea per la ripresa dello sviluppo e della competitività imprenditoriale in agricoltura e soprattutto per una società migliore, per un ambiente realmente vivibile.