Il volto dell’agricoltura in Toscana: +12% export ma aziende in calo


Nel 2010 il comparto agroalimentare toscano ha contribuito per il 3,3% alla formazione del valore aggiunto dell’economia regionale, per un totale di 3,1 miliardi di euro (+2,6% rispetto al 2009) e le esportazioni agroalimentari hanno registrato un +12,4% (+10% nei primi sei mesi del 2011); cresce poi la dimensione aziendale, da 7 a 10 ettari, ma si registra una contrazione del numero delle aziende: -38% tra il 2000 e il 2010, contro un dato nazionale del -32%. E’ quanto emerge dal ‘Rapporto sul sistema rurale toscana’, realizzato dall’Irpet per conto della Regione. Alla presentazione del Rapporto sono intervenuti il presidente della Regione Enrico Rossi, l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori, il direttore dell’Irpet Stefano Casini Benvenuti e Simone Bertini dirigente Irpet. Dai dati risulta che le aziende più piccole diminuiscono di un 9% l’anno, mentre ‘reggono’ le maggiori. Alla contrazione delle aziende si contrappone una diminuzione della superficie agricola utilizzata più ridotta (-12%). Resta poi ‘critico’ il dato legato all’età media degli agricoltori: il 40% ha più di 60 anni. Nel primo semestre 2011 l’occupazione in agricoltura ha coinvolto forze lavoro per un totale di 54.431 occupati (+0,2%). Il Rapporto, inoltre, evidenzia che le aziende agrarie della Toscana hanno prodotto beni e servizi per oltre 2,3 mld. A fine 2011, con 4074 aziende agrituristiche la Toscana conferma la sua leadership in Italia, con il 33,5% delle presenze totali. Nel corso della presentazione è anche stato ricordato che il Programma di sviluppo rurale 2007-2013 dispone di un finanziamento comunitario di 392,5 milioni di euro, cui si aggiungono risorse nazionali e regionali per un totale di 876 mln di spesa pubblica, in grado di attivare in 7 anni 1,5 mld di investimenti. Nel biennio 2010-2011 l’azienda per le erogazioni in agricoltura della Regione (Artea) ha erogato in media 387 mln di euro l’anno. La Regione infine ha investito 45 mln, per il biennio 2011-2012, sui Programmi integrati di filiera e quasi 30 mln per il 2012 nell’ambito del programma Giovani Sì. “Per la Toscana – ha detto Rossi – l’agricoltura non è solo reddito o occupazione, ma anche paesaggio, identità e tenuta del territorio. Le nostre politiche vanno in questa direzione. Tutta la Giunta è molto impegnata e abbiamo stabilito un metodo nuovo: tutto ciò che riguarda l’agricoltura e quindi coinvolge anche altri assessorati come ambiente e urbanistica, sia fortemente integrato”. Siamo preoccupati – ha ribadito Rossi – per l’introduzione dell’Imu in agricoltura che ci sembra colpisca troppo indiscriminatamente gli agricoltori: ci auguriamo che le richieste nostre e delle associazioni siano ascoltate”. “Dobbiamo lavorare per costruire filiere – ha aggiunto Salvadori – che vadano dal produttore, al trasformare e al consumatore, per permettere all’agricoltura toscana di fare un salto importante” e “garantire reddito in tutti i passaggi”.(ANSA).

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