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A febbraio volano i prezzi del carrello della spesa, che salgono del 4,5% su base annua. Lo rileva l’Istat, sottolineando che e’ il rialzo maggiore dall’ottobre del 2008. Da un punto di vista settoriale, i piu’ rilevanti effetti di sostegno alla dinamica congiunturale dell’indice generale derivano dagli Alimentari non lavorati e dai Beni energetici non regolamentati (per entrambi +1,7%).
Particolarmente forte e’ stato l’aumento dei prezzi dei Vegetali freschi (+8,7% in termini congiunturali). Un impatto significativo deriva anche dall’aumento congiunturale dei prezzi dei Servizi relativi ai Trasporti (+0,8%).
I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza subiscono forti rincari, aumentando dello 0,7% su base mensile e del 4,5% su base annua (+4,2% a gennaio).
Volano i prezzi degli ortaggi (+8,6%) che salgono per effetto di neve e gelo sui quali si sono innescati anche fenomeni speculativi e delle impennate di benzina (+18,6%) e gasolio (+25,5%). E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati Istat. Incrementi rispetto allo scorso anno, sottolinea la Coldiretti, si registrano anche per i prezzi del pesce fresco di mare di pescata (+5,7%) e di allevamento (+8,9%), ma anche per carne bovina (+2,7%), pasta (+2,3%) e caffè (+14,7%), mentre sono diminuiti i prezzi della frutta (-2,4%). Il risultato, secondo la confederazione, è un contenimento dei consumi alimentari con tavole sempre più impoverite; situazione che potrebbe aggravarsi nel 2012 per effetto dell’aumento delle aliquote Iva previsto per ottobre. Con il passaggio dall’aliquota del 21 al 23%, conclude la Coldiretti, si andrebbero a colpire prodotti di largo consumo come acqua minerale, birra e vino, mentre l’incremento dal 10 al 12% interesserebbe carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero.