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L’agriturismo Al Centimolo di Caianello, ad un passo, possiamo dire, dal casello autostradale e ad est del complesso vulcanico di Roccamonfina, ubicato in una vecchia masseria, ristrutturata con un occhio al presente ed uno al passato, è un esempio di struttura agrituristica che si caratterizza per la genuinità dei prodotti offerti oltre che per l’ambiente tranquillo e la qualità del servizio curata in prima persona da Gennaro Granata, delegato provinciale di Caserta di Coldiretti Giovani. Si può degustare un antipasto con pietanze fredde come salumi della casa e formaggi freschi e stagionati, verdure grigliate, e pietanze calde come cotiche e fagioli e spezzatino con peperoni e patate; una grande varietà di primi con funghi porcini, zucca e provola nonché secondi di ottima carne tra cui spicca sicuramente il misto di maialino nero. L’agriturismo effettua anche una vendita diretta, ai propri ospiti, di ortaggi e frutta prodotti dalla propria azienda. E’ possibile acquistare pesche bianche o gialle, mele annurche IGP, melanzane, broccoli, zucchine e tanto altro ancora. Per informazioni il sito web è: www.agriturismoalcentimolo.it.
Gennaro Granata dell’Agriturismo casertano, che è stato tra i finalisti nel 2011 del premio Oscar Green Coldiretti per l’innovazione giovanile in agricoltura, ha partecipato all’evento “Cibi d’Italia” nella straordinaria cornice dell’Arena del Circo Massimo che ha visto oltre trecentomila partecipanti che hanno sancito lo straordinario successo del primo Festival Nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione, della cultura e del valore dello star bene insieme, organizzato da Campagna Amica e Coldiretti. In vetrina il meglio del Made in Italy agroalimentare, presentato da produttori agricoli, allevatori e pastori giunti da tutte le regioni italiane.
Negli oltre 200 stands del più grande farmers market del mondo sono state esposte circa diecimila specialità tipiche offerte in degustazione e vendute fino ad esaurimento per dimostrare che l’agricoltura italiana è un patrimonio del Paese capace di offrire la più ampia varietà di prodotti, competitivi, di grande qualità.
Oltre alla gastronomia e alla qualità alimentare. Cibi d’Italia ha messo in evidenza il valore aggiunto dato dalla rivoluzione nella spesa alimentare, generata dall’arrivo in Italia dei mercati degli agricoltori che risulta essere l’unica forma commerciale a crescere, come anche si è parlato delle novità sulle mense nel nuovo anno scolastico e della diffusione delle fattorie didattiche al quale hanno partecipato numerose classi di ragazzi in età scolare, alla tavola con i cibi degli antichi romani (dal garum di Apicio al libum di Catone e molto altro), agli incontri sulla biodiversità e sulla salvaguardia dell’olio extravergine d’oliva Made in Italy. Nell’occasione, presente il ministro delle Politiche agricole Mario Catania, è stato presentato il primo rapporto sugli effetti della crisi sulle imprese condotte da under 35 in tutti i settori e sono stati premiati i finalisti del premio Oscar Green Coldiretti per l’innovazione giovanile in agricoltura.
E infine il primo mercato del baratto contro la crisi della moneta, una iniziativa nel corso della quale è avvenuto fisicamente lo scambio di tantissimi prodotti senza spendere un euro, a dimostrazione che il baratto, insieme ad altre forme di risparmio come i Gas (gruppi di acquisto), il carpooling della spesa e gli acquisti sul web sono nuove forme di vendita cui la crisi economica ha dato un consistente impulso.
Una festa di colori e sapori con laboratori del gusto, sommelier della frutta, garden coaching, agricosmetica e cucina della nonna ma anche fattorie didattiche con gli animali della fattoria per i più piccoli, e lezioni di agrofitness per tutti gli sportivi. « “Cibi d’Italia” – ha detto il presidente della Coldiretti Marini – rappresenta uno spaccato dell’Italia più bella e più vera e, in questo momento storico, c’è bisogno di tanta verità, di cose concrete e non delle troppe cose raccontate e mai realizzate. Il Festival di Campagna Amica, che abbiamo ideato e che riproporremo anche nei prossimi anni, è la rappresentazione concreta di un progetto dove produttori veri, gente vera lavorano per realizzare prodotti sicuri che servono a soddisfare bisogni veri come quello del mangiare meglio stando tutti insieme».