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Venti giorni, quasi cento location coinvolte e più di 100 vini da degustare provenienti da tutta Italia. Napoli sarà totalmente coinvolta dagli eventi della nona edizione della manifestazione.
Come ha dichiarato Donatella Bernabò Silorata, ideatrice del progetto Wine&Thecity: «Saranno eventi ad alto tasso di contaminazione, se no non ci piace, quindi verranno coinvolti dei luoghi non scontati». Il buon vino italiano sarà il motore di tutto, spiega Luigi Moio, Ordinario di Enologia all’Università Federico II «Attraverso il vino si realizzano i progetti culturali – egli dice – serve a noi per vivere bene occorre poi legare il vino alla città, come fanno i francesi. Un grande vino, per essere perfetto, deve esser bello e profumato, solo così diventa un bene unico ed inimitabile in senso estetico, esso funge da catalizzatore ed è il volano che muove tutto e – conclude – non va mai bevuto da soli». Coltiviamo ebbrezza creativa, questo il claim che accompagnerà lo svolgersi delle varie manifestazioni sulla scia della cultura del vino e della diffusa creatività.
Per Mariella Utili, intervenuta alla conferenza stampa di presentazione, Direttore del Polo museale della Campania: «Abbiamo aderito all’iniziativa con vero piacere, in quanto stiamo cercando di dare un’immagine diversa del museo aperto alla città e poco per volta riusciremo a superare le iniziali difficoltà. Saremo sempre al fianco di queste iniziative che consentono di ospitare manifestazioni di rilievo nelle sale museali».Un invito quindi a vivere la città in modo diverso, dinamico e trasversale.
Ogni anno la rassegna svela luoghi di Napoli non facilmente accessibili e siti generalmente non aperti al grande pubblico, gioca sull’effetto sorpresa e sulla contaminazione di generi espressivi. Ad esempio lo Champagne mob dell’Associazione Italiana Sommelier di Napoli, sarà un fuori programma per appassionati di champagne, data e luogo restano segreti fino a poche ore prima dell’appuntamento.
Poesia, arte, musica, alta cucina e street food, danza e performance teatrali sono gli ingredienti di questa nona edizione. Sarà proprio il vino il filo che lega in una trama gioiosa tutti gli appuntamenti della rassegna che tocca musei e palazzi storici, boutique e giardini, case private, gallerie d’arte e design, alberghi e ristoranti, gli spazi di transito dell’Aeroporto Internazionale di Napoli e della Metropolitana dell’Arte, le barche a vela nel golfo con le degustazioni in alto mare di Toomultisailing e lo slow sailing lungo la costa di Velaviaconme.
Il 6 maggio Wine&Thecity apre con Dj Don Pasta, salentino di origine, trasferito in Francia per scelta all’anagrafe Daniele De Michele, noto per i suoi cooking dj set in cui mixa musica, dialoghi sulla cucina e performance ai fornelli. Per la prima volta a Napoli – dice Donatella Bernabò Silorata « Abbiamo dovuto prenotarlo un anno fa, dati i suoi impegni» - si esibirà al centro del monumentale cortile dell’hotel Palazzo Caracciolo, tra vinili e padelle, mixer e farina, enunciando pillole di saggezza cultural-gastronomica, mentre taglia le cipolle racconta le ricette, utilizzando ingredienti freschi di stagione.
Sabato 7 maggio sarà presentata la mostra “Gigante e figli del re”, a cura di Luisa Martorelli, in occasione della nuova acquisizione di un acquerello di Giacinto Gigante, Veduta della costiera amalfitana, donato al Museo da Philip Athill collezionista londinese, l’opera fa parte di un album costituito da 57 acquerelli appartenuto a Maria Pia di Borbone.
Domenica 8 maggio, nei giardini storici di Villa Pignatelli riemerge il mito delle Baccanti. “Le vinacce | il richiamo di Dioniso” sono acini di donne in fermentazione all’ingresso della villa; la compagnia D.N.A. Danza Nuda Anima della danzatrice Claudia Sales, coreografa e direttrice artistica del centro internazionale LabArt Dance Center.
Due date, l’8 e il 13 maggio, per due spettacoli tratti dall’opera integrale Le Baccanti, nuova produzione della compagnia che viene presentata proprio in occasione di Wine&Thecity.
Mercoledì 25 maggio Gran Finale di Wine&Thecity approda per la prima volta a Nisida, l’isolotto sede dell’Istituto Penale per Minorenni e del Centro Europeo di Studi sulla Devianza e sulla Criminalità Minorile, per una serata all’insegna della solidarietà e della gastronomia d’eccellenza. Si è pronti quindi a tagliare il nastro della maratona cultural-gastronomica-enologica di venti giorni con 100 appuntamenti, 95 location; 6 musei/siti monumentali; 73 fra aziende vinicole, consorzi e birrifici; 9 produzioni artistiche.