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L’anello di Monaco (Nusskrantz) è un dolce a base di pasta lievitata, arrivato a Mantova dalla Germania (Monaco, appunto). E’ uno dei discendenti del Kugelhupf, di cui conserva la forma a ciambella, farcito con un impasto a base di noci.Normalmente si trova nelle pasticcerie e nei forni; e la versione che si trova di solito in commercio ha l’aspetto di un panettone, con un buco in mezzo, ricoperto di glassa reale
E’ un dolce dalla complessa preparazione tipico della Città di Mantova, dove è il dolce più consumato nel periodo di Natale. Ha una caratteristica forma a ciambella, ed un gradevole sapore di burro, mandorle e nocciole.
La pasta di questo dolce ricorda il panettone di Milano ed in effetti alcune fasi di praparazione sono simili, soprattutto per quanto riguarda la lievitazione.
A differenza però del “cugino” milanese, l’Anello di Monaco ha un buco nel mezzo, largo quasi come una bottiglia bordolese ed è decorato sulla superficie da una spessa glassa bianca di zucchero.
Inoltre, a differenza del panettone, l’interno del dolce ha diversi strati di farcitura in cui si alternano nocciole e mandorle tostate, zucchero e Marsala, in alcune versioni si trova anche la cioccolata.
Storia:
A Natale, nelle pasticcerie o nei forni, Mantova fa spettacolo con dolci sontuosi ed esclusivi: tra questi l’Anello di Monaco, figlio del Kugelhupf germanico.
L’origine di questo dolce risale alla fine dell’Ottocento, quando a Mantova si stabilì lo svizzero Samson Putcher. Quest’artigiano pasticcere aprì un negozio ed iniziò a produrre dolci che niente avevano a che fare con la tradizione mantovana, e che si rifacevano alla scuola dolciaria Svizzera e Mitteleuropea.
Samson sfornava prelibati dolci con nomi insoliti come Gateau Helvetia, Krapfen, Sachertorte e Kugelhupf.
Proprio quest’ultimo, dal nome impronunciabile, venne ribattezzato “Anello di Monaco” sia per la forma che per la ricchezza dell’impasto.
Ingredienti per la pasta:
– 500 gr di farina bianca
– 75 gr di lievito di birra
– 4 uova
– 150 gr di burro
– 50 gr di zucchero
– 1 bicchiere di latte tiepido
– La buccia di un limone
Per la farcitura:
- 100 gr di nocciole sgusciate
- 100 gr di mandorle
- 100 gr di marmellata
- 100 gr di zucchero
- Un po’ di liquore dolce (tipo rosolio)
Preparazione:
Sciogliete in una tazza il lievito di birra, un cucchiaino di zucchero, un cucchiaio colmo di farnia e pochissimo latte tiepido.
Mescolare sino ad ottenere un panetto che va messo a lievitare in un ambiente tiepido.
Nel frattempo preparate il ripieno facendo bollire lo zucchero con dieci cucchiai d’acqua stando attenti a non farlo caramellare. Dopo l’addensamento del composto, mescolatelo con le nocciole e le mandorle tritate finemente, lo zucchero e il liquore.
Quando l’impasto è freddo aggiungete due chiare d’uovo montate a neve.
Riprendete la pasta lievitata e mescolate con la farina e lo zucchero rimanenti, la buccia di limone, il burro, due tuorli, due uova intere e un pizzico di sale.
Impastate fino a che l’amalgama non si stacca. Coprite e lasciate lievitare una seconda volta.
Dopo circa un’ora versate la pasta su un asse infarinata dandole una forma rettangolare alta circa due dita. Spalmatela con la farcitura, arrotolatela e mettetela in una teglia circolare ben imburrata.
Introducete in forno freddo e tenete per circa 40 minuti a temperatura alta.
Tolto dal forno, è possibile guarnire il dolce con una glassa fatta con due etti di zucchero a velo addensata leggermente sul fuoco in pochissima acqua.
Sia l’impasto che la farcitura hanno aromi molto gradevoli che conferiscono al dolce un buon profumo e sapore di nocciole e burro.
Questo dolce si trova solo a Mantova.
fonte http://www.buonalombardia.it