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Si scrive “Autunno nel Circondario” ma si legge buona tavola e piaceri della gola con le eccellenze del territorio e poi feste, sagre paesane, mercati, stand, degustazioni di prodotti tipici locali, lezioni di cucina e tutto quanto è tradizione ed esaltazione dei prodotti del territorio.
Un progetto culturale capace di legare tutto il territorio dell’empolese-valdelsa non solo al buon cibo e alle produzioni tipiche, ma anche capace di trasformare questi eventi in occasioni di incontri e di conviavialità, di amicizia e socialità.
Parte con il prossimo mese di ottobre, dunque, la tradizionale rassegna enogastronomica del Circondario che terrà impegnato per tutti i fine settimana dei prossimi due mesi, ottobre e novembre, associazioni culturali, ristoratori, produttori e tanti turisti che non mancheranno di visitare i numerosi borghi presenti sul territorio e di godere delle bellezze paesaggistiche insieme ai sapori della natura e della tradizione locale.
A farla da padrone saranno tante aziende produttrici che coordinate dal Circondario metteranno in vendita i prodotti migliori: salumi, formaggi, vino, olio cipolle, carciofi e tartufi. Una festa lunga che ogni fine settimana sarà accompagnata in alcuni Comuni dalla musica e dai giochi della tradizione popolare per la felicità di piccoli ma anche dei grandi. Una festa della tipicità con prodotti di nicchia, un viaggio nei mandri del gusto e delle raffinatezze che terrà impegnati i palati di quanti avranno in questo periodo la fortuna di visitare il territorio.
L’Autunno “nel piatto” parte alla grande, con la “Boccaccesca”, a Certaldo dal 2 al 4 e poi dal 9 all’11 ottobre, la felice rassegna, quest’anno al suo 11^ anno, nello scenario rinascimentale della città di Boccaccio. Alla tradizione culineria della manifestazione si aggiungono le eccellenze dell’artigianato locale, prodotte da maestri artigiani che si tramandano da secoli i segreti di arti e mestieri.
Il 3 ottobre è la volta, di “Madre Terra” che si svolge nella città della ceramica, Montelupo. In edizione molto ridotta, gli organizzatori provano ad imitare la più celebre manifestazione torinese “Terra Madre” in difesa dell’Agricoltura, della filiera alimentare e della biodiversità. Numerosi stand e banchi di prodotti agricoli di stagione saranno offerti a prezzi molto vantaggiosi con la garanzia delle produzioni locali e fresche di stagione.
Il 10 ottobre Empoli mette in campo l’ormai collaudato “Mercatale”, il mercato agroalimentare più atteso sia per numero di espositori sia per quantità di prodottti, mentre il 18 ottobre sarà la volta di festeggiare l’autunno a Castelfiorentino e a Fucecchio per riscoprire antichi sapori della tradizione locale.
Il 18 e 25 ottobre in calendario a Montespertoli “ficattole e bruciate”, una sagra contadina che si perde nel tempo della tradizione locale. Ingredienti semplici e genuini sono alla base della ficattola, una specialità locale realizzata con un impasto di farina tagliato a strisce, rigorosamente tirato a mano. La doratura nell’olio bollente consente di gustare la ficattola calda e appena salata.
Montaione, la capitale del Circondario per il Tartufo, rinnova l’appuntamento enograstronomico, il più atteso dell’anno, con gli appassionati del “tuber magnatum pico” il 25 ottobre, celebrando quest’anno il 18^ anno della mostra mercato, in onore del principe della tavola dei buongustai. Il mese di Novembre si apre con la fiera del bestiame a Fucecchio, un tradizionale appuntamento che offre il fascino di un mondo rurale ormai lontano ma che ha il compito di promuovere la zootecnica e i prodotti nostrali. Da segnalare ancora tra le manifestazioni la festa del vino e olio nuovo a Vinci, il 15 novembre, con i sapori e i colori del Montalbano. Ed ancora il 22 novembre a Montespertoli la 12^ rassegna del vinsanto doc, un prodotto di nicchia che impegna sul territorio solo pochissime aziende, da tempo pluripremiate ed insignite di stelle, grappoli e bicchieri. Infine il 29 novembre che chiude il calendario con “Pane ed Olio” a Montaione, gli alimenti base della nostra dieta mediterranea che, insieme al vino, costituiscono la triade della longività. Proprio qui, a Montaione, nasce il vero pane toscano, un pane, senza sale, dalla crosta spessa e dal color nocciola, che per la sua struttura è capace di essere farcito, che può diventare pappa al pomodoro, panzanella o ribollita ma che può essere trasformato nella classica “fettunta”.
“E’ un’iniziativa che punta a qualificare la gastronomia locale e a valorizzare i legami con il territorio – dice Paola Rossetti, Sindaco di Montaione e delegata del Circondario al Turismo e all’Agricoltura – oggi c’è la riscoperta del piacere del gusto che va di pari passo con quello della natura, dell’ambiente, di una agricoltura sana, quasi artigianale, capace di produrre prodotti di qualità”.
In un mix di gusti sublimi, di feste, di mercati, ma anche di arte e di storia, il nostro “Autunno nel Circondario” può cominciare.