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Il Sanguinaccio è una crema dolce a base di cioccolato fondente amaro. Viene tradizionalmente preparata nel periodo di Carnevale, insieme ad altri dolci caratteristici come le chiacchiere.
Il sanguinaccio si mangia accompagnato da savoiardi, che guarniscono anche la coppa.
Nelle cucine di Liguria, Marche, Abruzzo (dove si mangia spalmato sul pane), Calabria e Campania
Il sanguinaccio è aromatizzato con sangue fresco di maiale, il che gli fornisce un caratteristico retrogusto acidulo.
In alcune regioni italiane, la vendita al pubblico del sangue di maiale è stata vietata nel 1992; per questo motivo la preparazione del sanguinaccio dovrebbe avvenire solo immediatamente dopo la macellazione del maiale (o con il supporto di un macellaio fidato).
A Matera era il dolce che si otteneva lavorando il sangue del maiale, non ancora coagulato, con il latte, lo zucchero, la cioccolato fondente a scaglie, uva sultanina, la cannella, i chiodi di garofano, la buccia di arancia o limone e le noci e mandorle a pezzi; per allungarlo in quantità si aggiungeva la mollica di pane e qualche biscotto sbriciolato.
Sovente, nei in passato, i contadini conservavano il sanguinaccio, un pò più liquido, nelle budella dello stesso maiale, e, una volta riempita una sacca, veniva cucita e cotta in una pentola d’acqua fino all’inizio della bollitura. In seguito veniva rimossa dalla pentola e fatta raffreddare. Tutto ciò era la delizia dei bambini, soprattutto se spalmato su una fetta di pane.
ricetta napoletana
gr 400 di zucchero
• gr 100 cacao amaro
• gr 100 cioccolato fondente
• gr 100 amido di mais
• 1l. di latte
• cannella
In una pentola a doppio fondo, cioè quelle che non attaccano facilmente i cibi durante la cottura, mescolare lo zucchero, il cacao e l’amido. Aggiungere poi un pò alla volta il latte precedentemente riscaldato e il cioccolato fondente. Far cuocere il tutto girando continuamente fino a quando il composto non diventa più denso. Aggiungere un pizzico di cannella quando è freddo.