L’ortica e una pianta perenne Le foglie sono ovali, a denti triangolari, pelose.  Le foglie e i peli di cui è ricoperta conteniene una sostanza orticante.  L’ortica fa bene: viene utilizzata contro l’anemia, come tonico, contro i reumatismi, per il benessere della pelle e dei capelli. Può essere usata come alimento ed è voce comune che i germogli siano ottimi nei risotti o nei minestroni, come anche nelle frittate e nelle frittelle. Contiene vitamina C, azoto e ferro.

Utilizzata come pianta medicinale anche dai Greci con proprietà, diuretiche, cardiotoniche e antianemiche. Viene anche impiegata per arrestare la caduta dei capelli.

Nel Medioevo veniva utilizzata fresca per curare gotta e reumatismi.

Sempre nel Medioevo, veniva battuta e sfibrata per essere usata per tessere stoffe simili alla canapa o al lino. A Roma l’ortica era un afrodisiaco molto in voga. I suoi semi venivano usati per tutti i filtri d’amore. Il poeta Ovidio ci ha tramandato questa ricetta: “Mescolare anche il pepe con il seme di ortica.” Si riteneva che anche le frizioni con le ortiche fresche aiutassero contro l’impotenza. Lo stesso Ovidio consigliava una miscela con miele, cipolle, uova e pinoli. Ildegarda di Bingen consiglia di usare le foglie fresche di ortica come contorno nelle pietanze a base di carne oppure di farle cuocere insieme sotto forma di gnocchi:

«L’ortica è a modo suo molto calda. A causa della sua ruvidezza non serve affatto mangiarla cruda. Ma quando è fresca e appena cresciuta dalla terra, se viene cotta è utile per i cibi dell’uomo, poiché purifica lo stomaco e ne elimina il muco. Ogni tipo di ortica ha questo effetto.»

In inverno consiglia di utilizzare la polvere ricavata dalle foglie primaverili fresche.
Secondo Ildegarda l’olio ricavato dal succo d’ortica aiuta contro la debolezza di memoria:

«Chi si trova a essere smemorato contro la propria volontà prenda delle ortiche, ne sprema il succo e gli aggiunga un po’ d’olio d’oliva, e quando va a dormire lo usi per ungersi il petto e le tempie, lo faccia ripetutamente e vedrà che la smemoratezza si ridurrà.»
È importante mantenere esattamente la successione delle frizioni. Quest’olio per la memoria è utile solo per i pazienti in grado di rendersi conto della debolezza della loro memoria. Ma una volta che il cervello ha perso sensibilità, neanche questo rimedio può essere d’aiuto.
Nel XII secolo i padri superiori richiamarono all’ordine monaci e monache, ordinando loro di dedicarsi ai loro effettivi compiti conventuali. Cominciò così la separazione fra chiesa cristiana e medicina. Sorsero le prime università che si assunsero di occuparsi della formazione dei medici. Era l’inizio della medicina classica occidentale.

zuppa di ortiche

300 gr di foglie e steli d’ortica; 200 gr di pomodori; 1 cipolla; 40 gr di lardo; 5 cucchiai di olio d’oliva; sedano tritato; sale.

Facciamo un battuto di cipolla, sedano e lardo e appena scaldato l’olio mettiamo a soffriggere. Poi uniamo al soffritto i pomodori, le foglie e gli steli d’ortica puliti e sminuzzati quindi saliamo. Trasferiamo il tutto in una pirofila e, dopo aver aggiunto circa 4 bicchieri di acqua calda, cuociamo la zuppa per poco meno di un’ora a fiamma bassa e a pentola coperta. Quando è pronta versiamola in una zuppiera e serviamola bollente

 

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