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Dal 2 al 22 novembre si terrà la Festa del radicchio rosso di Treviso Igp a Rio San Martino in provincia di Venezia: manifestazioni, spettacoli, concorsi.
La 28° edizione della Festa del radicchio rosso di Treviso igp di Rio San Martino – Scorzé, provincia di Venezia, si apre il 6 novembre 2009, il ricco cartellone di eventi, dedicati alla rinomata cicoria trevigiana, concentrato in tre week end consecutivi, andrà avanti fino a domenica 22 novembre, con qualche strascico nei giorni infrasettimanali.
Anche quest’anno l’impegno è teso a valorizzare i frutti della terra, in particolar modo il Radicchio rosso di Rio San Martino di Scorzè , che viene definito “Il fiore d’inverno che si mangia”; ed è anche il fiore all’occhiello dell’economia agricola del nostro paese, riconosciuto dalla Ue come prodotto Igp (Identificazione geografica protetta):
Organizzata dal gruppo amici del Radicchio della pro loco di Scorzé, in collaborazione con l’Associazione strada del Radicchio, l’iniziativa coinvolgerà quest’anno, nell’ultimo fine settimana della manifestazione, una vasta rappresentativa delle strade del Veneto, offrendo una panoramica unica e irripetibile dell’offerta agroalimentare e turistica del territorio regionale. Spettacoli e eventi coinvolgeranno inoltre diverse location di Rio San Martino e dintorni.
Ci saranno attività didattiche e di solidarietà e le consuete pubblicazioni correlate. Le pubblicazioni correlate alla manifestazione sono frutto della collaborazione con Emanuele Bellò, che quest’anno presenterà il libro “Il radicchio dello Chef” con le più originali ricette d’autore a base di Radicchio rosso di Treviso, e quella con Nicola Bergamo, autore dell’approfondimento allegato al book della manifestazione, che per il 2009 verterà sui percorsi gastronomici del territorio, e della traduzione del poemetto del IX sec. d.C. “L’Orteseo” – Edizioni del Leone (“Hortulus” di Walahfrido Strabone) che descrive la passione di un monaco benedettino nel curare e coltivare un piccolo orticello di erbe officinali, tra le quali molte oggi note e coltivate anche nei nostri orti.