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La produzione di quest’anno è di qualità ottima con punte d’eccellenza ben distribuite in tutta la Penisola. L’olio italiano e di qualità è sinonimo non solo di eccellenza e sicurezza, ma anche di una grande storia agroalimentare ed enogastronomica inimitabile, che si nutre delle nostre diverse identità territoriali.
Con il Natale alle porte comincia il grande dilemma di cosa regalare: un regalo utile, bello, colto e buono? Tutto questo si può trovare in una bottiglia di olio, magari con un fiocco rosso.
La produzione di quest’anno infatti è di qualità ottima con punte d’eccellenza ben distribuite in tutta la Penisola.
Per ciò che riguarda i prezzi alla produzione (franco frantoio) degli oli extravergine di oliva, si aggirano mediamente, in base alle ultime rilevazioni Ismea, poco sopra la soglia dei 3 euro al chilo.
In Puglia i prezzi oscillano tra 2,95 e 3,26 euro al chilo. In Calabria tra 2,50 e 3,05 euro. Le due regioni concentrano il grosso della produzione nazionale.
In Sicilia, sempre alla fase alla produzione, si rilevano prezzi tra 3,30 e 4,70 euro al chilo (quest’ultimo prezzo è riferito alla nuova produzione).
Tra 3,60 e 4,58 euro i listini all’origine dell’extravergine in Toscana. Da 4,00 a 5,05 euro le quotazioni rilevate nel Lazio. Tra 4,60 e 5,00 euro/kg i prezzi degli oli exrtravergini umbri.
In base alle ultime rilevazioni dell’Istat, aggiornate al mese di ottobre, i prezzi al consumo degli oli di oliva hanno registrato in media una flessione su base annua del 3,6%. Il calo dei prezzi incorpora la forte contrazione dei listini registrata nei mesi scorsi sui mercati alla produzione.
Ma come scegliere un olio e, soprattutto, come riconoscere se è di qualità e da quale Paese proviene?
La qualità e le caratteristiche sensoriali di un olio dipendono dal tipo di olive impiegate, dal clima dei luoghi di coltivazione e dal grado di maturazione delle olive al momento della raccolta, le più mature hanno una colorazione dorata, mentre le acerbe hanno una tonalità sul verde.
L’origine dell’olio e delle olive è obbligatoriamente riportata in etichetta (olio italiano, olio comunitario, olio comunitario ed extracomunitario ecc.). Il Regolamento europeo (N.182 del 6 marzo 2009) rende infatti obbligatoria l’indicazione in etichetta dello Stato membro da cui provengono le olive utilizzate per produrre l’olio vergine ed extravergine. Grazie alla trattativa italiana, quindi, chi comprerà una bottiglia di olio d’oliva saprà con certezza cosa sta acquistando e sarà pienamente informato sulla provenienza del prodotto.
A tutela del consumatore intervengono anche le certificazioni Dop e Igp che rappresentano degli indicatori di qualità per l’olio. I prodotti Dop, Igp, sono infatti sinonimo di eccellenza in quanto garantiscono il consumatore sia sull’origine del prodotto che sulle fasi di produzione del prodotto stesso, che devono rispettare un determinato Disciplinare di produzione. Caratteristica fondamentale dei prodotti Dop, Igp. Inoltre, è il loro legame con il territorio, sono infatti le specificità ambientali e territoriali dei singoli luoghi che danno ai nostri prodotti agroalimentari caratteristiche uniche di gusto e qualità.
L’olio d’oliva sarà sicuramente un regalo molto gradito ma attenzione all’etichetta. L’olio made in Italy e di qualità è sinonimo non solo di eccellenza e sicurezza, ma anche di una grande storia agroalimentare ed enogastronomica inimitabile, che si nutre delle nostre diverse identità territoriali.