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Dal 12 gennaio un evento che intende addentrarsi nella terra salentina, alla scoperta di immagini, suoni e sapori di un territorio che, da sempre, e’ crocevia di creatività internazionale
La Puglia sbarca a Firenze martedì 12 gennaio con l’inaugurazione della ”Tre giorni in Salento. Cinema, suoni e sapori da una terra di confine”. L’evento intende addentrarsi nella terra salentina, alla scoperta di immagini, suoni e sapori di un territorio che, da sempre, e’ crocevia di creatività internazionale. Si parte alle 19 con un buffet di prodotti tipici del Salento e alle 21.00 spazio alla selezione dei cortometraggi passati in concorso al Salento Finibus Terrae, il festival di cinema internazionale, giunto all’ottava edizione e diretto da Romeo Conte, che si svolge per tre settimane in vari Comuni del Salento.
La tappa fiorentina e’ parte di un tour invernale del Festival che presenta i giovani talenti del cinema con il progetto ”100minuticorti” che dopo Firenze andrà a Vicenza, Roma e Milano. La tre giorni presenterà anche la selezione di cortometraggi ”I Mestieri della Moda”, a cura del Salento Finibus Terrae e prodotto da “Alta Roma”. L’appuntamento e’ per mercoledì 13 a partire dalle 17.00 e, in replica, giovedì 14 con lo stesso orario. Il progetto ha lo scopo di far conoscere alle nuove generazioni arti e mestieri antichi, artigianali e tradizioni spesso dimenticate, ma che possono rappresentare la fonte di diverse possibilità in ambito lavorativo. La sezione e’ composta da 9 cortometraggi realizzati da giovani filmaker sulla storia dei mestieri e della creatività della moda italiana.
La sezione e’ una selezione di quattro cortometraggi (mercoledì 13 dalle ore 22.00) sulla Puglia. Sarà proiettato Vietato fermarsi di Pierluigi Ferrandinii’, aiuto alla regia di Sergio Rubini e Kim Rossi Stuart, Meridionali senza filtro di Michele Bia, Come a Cassano di Pippo Mezzapesa e U’su di Mimmo Mancini. Tra i fiori all’occhiello della tre giorni, da segnalare, giovedì 14 in prima serata (ore 21.00), la proiezione di Radio Egnatia di Davide Barletti, il documentario che racconta il tragitto lungo la via Egnatia, l’antica strada romana naturale prolungamento della Via Appia nei Balcani, che collegava il Salento alla Turchia. Il regista Davide Barletti (Fluid Video Crew) ha raccolto musiche, racconti e suggestioni dalle numerose popolazioni di questo territorio, geograficamente molto vasto e caratterizzato da un’incredibile ricchezza culturale. Il documentario segue il ritmo delle storie narrate e la melodia delle numerose lingue rimaste a testimoniare l’incessante mescolamento di civiltà millenarie. Nel tentativo di ricostruirne l’identità frammentata e dispersa in tremila anni di storia, Radio Egnatia ricompone, come in un mosaico, elementi delle comunità albanesi, italiche e anatoliche. Il viaggio ha inizio nella Greci’a Salentina, cuore antico del Salento bizantino, con la melodia di un canto in lingua grika. Il tragitto prosegue, via Brindisi, verso le montagne di Lapharda, nell’entroterra albanese, fino al Lago di Prespa, il ”lago dei tre confini”, tra Albania, Macedonia e Grecia. In Macedonia l’insolita carovana raggiunge il piccolo villaggio di Niki, poi il Lago di Petres, oltre il confine greco, e ancora la città di Salonicco, le rovine archeologiche di Redina, Xanthi, Ifestos, Evrenos fino al cuore della Turchia: Istanbul.