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Il venerdì santo praticamente chiude la quaresima. Il prete passando a benedire la casa ha trovato la tavola apparecchiata con la migliore tovaglia ricamata a mano, con tanti cibi: le uova sode (in alcuni casi anche colorate), le pizze, il salame, il vino, l’acqua e il pane.
Sono cose e altre ancora che sono state tradizionalmente fatte benedire per essere utilizzate la mattina di Pasqua per la colazione.
In alcune zone delle Marche la tradizione della colazione, della mattina di Pasqua, è ancora forte e mette in secondo piano il pranzo.
Oltre alle vivande benedette, due pietanze popolarissime nell’entroterra marchigiano, si preparano quella mattina.
La frittata con la mentuccia (in alcune zone è fatta anche con l’acqua bendetta), e la corata d’agnello in padella, alla quale spesso si aggiunge la prelibatissima “testarella” d’agnello.
Coratella d’agnello
* Mezzo chilo abbondante di corata d’agnello, pulita e spezzata
* Olio
* Rosmarino
* Cipolla
* Succo di limone
* Sale e pepe
Cuocere la coratella in una padella di ferro con olio, rosmarino e cipolla affettata sottilmente.
Salare a cottura ultimata Spruzzare il succo di limone.Servire molto calda.
frittata con la mentuccia
* Dieci uova fresche
* Due fette di pancetta
* 50 grammi di mentuccia (foglie di menta)
* Un aglio fresco
* Un ciuffo di prezzemolo
* Due rametti di menta romana
* Due cucchiai di parmigiano
* Olio
* Sale e pepe
Fare un trito fino di tutte le erbe.Tagliare la pancetta e farla dorare in padella con tre cucchiai di olio.Aggiungere le erbe e far insaporire per alcuni minuti.Unire le uova battute con il sale e il formaggio.
In particolare nella zona di Matelica si usa una variante: insieme alla pancetta si fanno dorare alcune fette di soppressata di carne e di fegato tagliate a dadini.