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In Ossola oggi si mangia bene e gli ingredienti locali a disposizione permettono la più ampia varietà di piatti
Gli strumenti per la cottura, un tempo erano normalmente in metallo (bronzo, rame, ferro) o in terracotta. A volte si utilizzavano anche le caratteristiche pentole in sasso scavate da quella che viene localmente chiamata “laugera”
400 grammi di pasta fatta a mano e tagliata a straccetti, tirata a media consistenza di spessore, oppure pasta corta molto porosa
3 patate vigezzine,100 grammi pancetta Ossolana di media stagionatura.,1 cipolla della Valle Antrona,50 grammi burro fresco di latteria, 200 grammi di nostrano d’alpe ossolano di media stagionatura, sale – erba bona
Lavate e sbucciate le patate, tagliatele a pezzetti irregolari di piccole dimensioni.
Fate soffriggere a parte in una padella il burro, la cipolla tritata a pezzi consistenti e la pancetta tagliata a dadini sfumando con mezzo bicchiere di prunent.
In una adeguata pentola portate abbondante acqua ad ebollizione, salatela e aggiungete i cubetti di patate, fateli cuocere per circa 10 minuti poi aggiungete la pasta.
A cottura ultimata scolate il tutto e versatelo nel soffritto preparato in precedenza, fate saltare mescolando continuamente, a questo punto unite il formaggio d’alpe ossolano tagliato a cubetti.
Fate saltare il tutto ancora per qualche istante, profumate con un mix di erba bona, lasciate riposare per un minuto nella pentola coperta, poi servite ben caldo (buona norma sarebbe scaldare i piatti).
Vino consigliato Prunent