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Un ortaggio prezioso in cucina e molto utilizzato anche per le numerose proprietà: antibatterica, antisettica, mucolitica, ipotensiva e come regolatore del sistema cardiovascolare. Si può davvero dire che l’aglio è un toccasana per tutto.
Nel Polesine,in provincia di Rovigo, l’aglio è una coltura assai diffusa e vanta una tradizione sia per la produzione che per la sua lavorazione prima della vendita. Storicamente la presenza di tale coltura la si rileva già nel XVI secolo. Anche per la commercializzazione l’aglio polesano ha visto nei secoli nella piazza di Rovigo un punto di riferimento, come riportato nell’Archivio Storico della Camera di Commercio di Rovigo.
Il fatto che la coltura dell’aglio si sia radicata nel tempo sul territorio del Polesine dimostra che la combinazione del fattore pedo-climatico dell’area e del fattore umano è risultata elemento fondamentale per l’affermazione di tale prodotto orticolo.
L’Aglio Bianco Polesano è una pianta con bulbi di colore bianco brillante uniforme, data l’assenza di striature di altro colore, di forma regolare e compatta, leggermente appiattiti nel punto di inserimento dell’apparato radicale. Le foglie, lanceolate e strette, hanno una colorazione verde/azzurra. La zona di produzione dell’Aglio Bianco Palesano DOP comprende diversi comune del Polesine.
La presenza dell’aglio nel Polesine si fa risalire ai Romani, i quali con le loro opere di bonifica e riassetto dei territori agricoli, hanno fortemente modificato la conformazione idrogeologica dell’area. la coltura dell’aglio all’epoca è una delle più diffuse e perfino ricordata da Virgilio nelle “Georgiche”. Più avanti, nel periodo medioevale, il Bocchi negli “Annali Pollicinensi”, testimonia come agli abitanti di Rovigo fosse imposto di coltivare “l’alio loco bono” nei propri appezzamenti. Arrivando poi al XVI° secolo, nelle pubblicazioni dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, si trova menzione della produzione di aglio come di un’attività di particolare rilevanza per la zona di Selva, designazione storica riferita ad alcuni comuni dell’attuale zona di produzione della DOP.
Nel corso dei secoli attorno all’aglio locale si è andata formando una notevole attività commerciale, che di fatto ha permesso a questo prodotto di entrare con ruolo da protagonista nel comparto economico, ed arrivare ad essere definito “l’oro bianco del Polesine”.