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LA SANTISSIMA BRUT FRANCIACORTA DOCG 2006 CASTELLO DI GUSSAGO – LA SANTISSIMA S.S. GUSSAGO BS medaglia oro 2009
Questo Brut proviene da Chardonnay (90%) e Pinot Nero (10%) e la vendemmia è eseguita esclusivamente a mano, come previsto dal disciplinare per la produzione del Franciacorta. Per ottenere vini di qualità, le uve, una volta raccolte, vengono riposte in piccole cassette da 18 kg, per fare in modo che i grappoli giungano integri ed in perfette condizioni alla pressatura.
Vitigni siti in Gussago, Franciacorta, area delimitata DOCG. Una particolare attenzione è rivolta alla valorizzazione del paesaggio, nel rispetto di territorio e dell’ambiente. Le uve provengono da vigneti collinari con suoli franco argillosi, allevati ad alta densità, con forme di allevamento a Guyot.
I Vitigni terrazzati con terreno franco argillo calcareo, attorno all’antico convento e 11 distribuiti nel comune di Gussago, caratterizzati da terreni morenici sciolti con una buona componente di scheletro. Di questi ultimi 11 ettari, 2 sono destinati alla produzione di uve Cabernet e Merlot per la vinifi cazione del “Pomaro” Curtefranca rosso. I rimanenti 13 ettari sono invece destinati alla coltivazione di Chardonnay e Pinot Nero per produrre Base Spumante (95%) e “Malandrino” Curtefranca bianco (5%).
Vinificazione e affinamento: le uve sono vendemmiate a mano e riposte in cassette da 18 kg, per preservare i grappoli perfettamente integri durante il trasporto alla cantina. Subito dopo il raccolto le uve sono caricate in una speciale pressa che esegue una spremitura soffice progressiva, allo scopo di estrarre la parte migliore del succo: il mosto fiore.
La prima fermentazione alcolica si svolge in serbatoi in acciaio inox con costante controllo delle temperature di fermentazione. Nella primavera successiva alla vendemmia si effettua la messa in bottiglia (tirage) e l’affinamento a contatto dei lieviti per 25 mesi. Dopo la sboccatura (dégorgement) le bottiglie riposano in cantina per ulteriori 5 mesi.
Colore: giallo paglierino con tenui riflessi verdognoli, cristallino. Spuma soffice e cremosa di grande persistenza. Perlage sottile, elegante e continuo.Profumo: fiori bianchi, frutta bianca e leggeri sentori vegetali.Gusto: pieno con ottima struttura, notevole la sapidità e la freschezza; si evidenza un’ottima mineralità e una lunga persistenza dove emergono leggere note di pasticceria.Abbinamenti: ideale a tutto pasto, accompagna alcuni piatti tipici della Franciacorta ed esalta pietanze a base di riso, pasta, carni bianche, pesce, formaggi freschi e di media stagionatura.
Lo Chardonnay di Franciacorta, varietà a bacca bianca molto pregiata, è coltivato ormai da alcuni decenni in questa zona, anche se è difficile stabilire con precisione assoluta la data della sua introduzione. Probabilmente, alcuni produttori lo hanno introdotto già agli inizi degli anni ’50, avendone apprezzato le caratteristiche specifiche di vinificazione e la qualità. Di certo si sa che, verso il 1950, questa varietà iniziò a diffondersi in Franciacorta, mescolata inconsapevolmente al Pinot bianco. Questo fatto contribuì a confondere le due cultivar, dato che nessuno si era preoccupato di distinguerle in modo chiaro e preciso dal punto di vista varietale. Tuttavia, fin dall’inizio, quando i vivaisti si procuravano il materiale per preparare le nuove piantine di vite, davano la preferenza ai ceppi con le caratteristiche migliori. E quelle viti che si distinguevano per regolarità produttiva, migliore conformazione del grappolo, grado zuccherino più elevato e colore dorato degli acini, altro non erano che di Chardonnay. Lo Chardonnay è soprattutto impiegato nella produzione di vini-base del Franciacorta Docg
abbinato ai piatti di Un’Itàlia:
Piatto n. 49. Manzo all’olio di Rovato-Proposto da: Assoc.Strada del Franciacorta