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Tartufo e olio extravergine d’oliva, miele e farro, lenticchie e formaggi sono le tradizionali “attrattive” di queste terre, antichissimi sapori che riscuotono sempre ampio successo.
Sono questi prodotti che diventano i primi attori di uno straordinario spettacolo: la Sagra del tartufo estivo e dei prodotti tipici, che si svolge alla Spina di Campello nei primi 10 giorni di agosto di ogni anno.Un appuntamento che conferma la continuità e lo sforzo della Pro-Loco Spina di Campello nel promuovere e valorizzare la tipicità enogastronomiche del comprensorio. Un’azione che è contestuale alla salvaguardia ambientale e del patrimonio genetico delle culture arboree autoctone, così come alla difesa e al miglioramento delle economie agro-silvo-pastorali delle zone montane.
E’ ormai un dato acquisito che per conoscere bene un popolo occorre conoscere anche la sua cultura gastronomica. Far conoscere i prodotti autentici di questa zona, dunque, diviene una vera e propria operazione culturale. Prodotti tipici che non sono quindi solo carte vincenti di incentivazione economica, ma che sono anche alla base di nuovi interessi turistici, mediati da nuove forme di domanda e di offerta sul piano della recettività. Un turismo rurale, che ama i trekking a piedi o a cavallo, che privilegia approcci alternativi all’ambiente, alla storia e agli usi delle popolazioni di queste verdi montagne e che richiede forme di ristorazione attente al recupero delle tradizioni gastronomiche e oggi assoluta genuinità dei prodotti locali.
Vuole essere questo il senso della Sagra del tartufo estivo e dei prodotti tipici, dove vengono presentati piatti per degustare tartufi, olio, formaggi, agnello ecc.
La montagna da cui provengono queste autentiche meraviglie alimentari, ha bisogno essenziale del supporto umano per estrinsecare le sue potenzialità. Vale la pena ricordare come l’esodo massiccio del dopoguerra abbia aggravato ulteriormente le condizioni di alcune aree della nostra montagna, che solo oggi sembrano invertire questa negativa tendenza.
E’ questo, infatti, secondo la Pro-Loco Spina di Campello, il momento della riscoperta dei valori legati alle tradizioni antiche, del piacere di gustare prodotti genuini e sani. E’ questo che contribuisce alla nascita di un turismo diverso, indirizzato non solo verso le bellezza paesaggistiche di queste stupende terre di collina e di media montagna; un turismo attento ad una natura incontaminata anche nei prodotti della terra, nella cultura dei cibi, nelle abitudini degli uomini.
Durante la nostra manifestazione il primo attore è sicuramente il tartufo, profumatissimo tubero, ormai celebri in tutto il mondo, che magicamente si coniuga al sapore del dorato olio extravergine di oliva del territorio campellino. Nelle nostre zone si trovano diversi tipi di tartufo: Tartufo nero pregiato (Tuber Melanosporum) che si raccoglie dal 15 di novembre al 15 marzo, Tartufo uncinato, scorzone invernale (Tuber Uncinatum) che si raccoglie dal 1 ottobre al 31 dicembre e Tartufo nero d’estate, scorzone (Tubera Aestivum) che si raccoglie dal 1 maggio al 31 di agosto.
Chi viene alla Spina nei primi 10 giorni di agosto potrà degustare il tartufo nero d’estate detto scorzone, forse meno pregiato di altri, ma se cucinato secondo tradizioni antiche è assolutamente delizioso. Il tartufo è ancor più buono se cucinato, dicevamo, con olio delle nostre zone, e gustato sui tipici strengozzi, sui crostini, sulla carne di agnello e sulle salcicce.
Lungo la strada che porta alla Spina di Campello si possono incontrare tartufaie artificiali e tartufaie naturali che si confondono nei boschi dove è possibile raccogliere anche funghi pregiati d’ogni sorta.
Sapori e tradizione, paesaggio e cultura: questo dunque è Campello sul Clitunno con il suo caratteristico territorio, ben visibile dalla strada Flaminia, dove montagne e colline sono tutte ricoperte di piantaggioni di ulivi:
Questa è la capitale dell’olio extravergine di oliva, il migliore in Italia, prodotto da aziende d’eccellenza tra cui vale la pena ricordare “Marfuga, Eredi Gradassi, Carletti, Sordini, Zuccai ecc.. Proveniente da uliveti d’altitudine (450/500 m s.l.m.) e da olive raccolte a mano, è un olio di colore verde molto intenso, con profumo assai fruttato con sentori erbacei e sapore che ricorda nettamente il pomodoro acerbo ed il carciofo. E’ eccezionale a crudo, in particolare su zuppe, verdure, su bruschette e per cucinare come già detto, piatti a base di tartufi.
In conclusione, mantenere alta l’attenzione rispetto ai nostri valori, alle nostre tradizioni ed agli ecotipi di interesse, evitandone la scomparsa e favorendo processi di evoluzione e di differenziazione con sistemi tradizionali e con metodi innovativi, garantirà anche alle generazioni future fruire dell’opera millenaria della natura e dei suo i preziosi frutti.
E’ anche questo il senso del nostro impegno, l’impegno della Pro-Loco di Spina di Campello nell’incentivare l’economia rurale e promuovere la conoscenza turistica, rappresenta il coronamento di un lavoro intenso, iniziato quasi trent’anni fa.