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L’Epifania porterà finalmente sull’Italia il maltempo atteso dopo un 2011 classificato al terzo posto tra i più caldi degli ultimi due secoli e con precipitazioni più scarse del 13% rispetto alla media di riferimento, che evidenzia un forte rischio siccità per la prossima primavera-estate. Lo afferma la Coldiretti, che, sulla base dei dati Isac – Cnr, sottolinea come l’arrivo delle precipitazioni sia il benvenuto per ripristinare le scorte idriche nel terreno. L’anno appena chiuso è infatti stato caratterizzato da un autunno particolarmente siccitoso, che, spiega l’associazione, ha destato molta preoccupazione nelle campagne e nelle città. Gli effetti del caldo e della siccità si sono già fatti sentire con il crollo della presenza di funghi e tartufi, con un calo del 5% nei raccolti di olive da olio e una vendemmia di qualità ma al minimo storico (40 milioni di ettolitri), inferiore del rispetto all’anno precedente. Problemi che potrebbero ricadere anche sul 2012: “i timori – spiega Coldiretti – si estendono peraltro al futuro, poiché occorre ristabilire le scorte idriche con la neve in montagna e l’acqua nei terreni da utilizzare con l’arrivo del caldo nelle stagioni primavera ed estate”.