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“Forte preoccupazione per i danni alle produzioni zootecniche ed agricole, per possibili effetti delle basse temperature sugli impianti arborei e, più in generale, sull’andamento dell’annata agraria. Appena concluse le stime dei danni da parte delle Province e degli Enti territoriali delimiteremo l’area ai fini del riconoscimento ministeriale dell’eccezionalità dell’evento e della conseguente attivazione delle provvidenze previste sul Fondo di solidarietà nazionale. Stiamo inoltre verificando l’effettiva situazione della campagna assicurativa perche’ se risultasse non avviata anche gli eventuali danni alle colture dovranno essere compensati dal fondo di solidarieta’ nazionale”. E’ quanto dichiara oggi l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni, che il prossimo 16 febbraio ha in programma un incontro a Roma con il ministro delle politiche agricole Mario Catania. “Al Ministro illustrerò i primi dati conoscitivi e chiederò che la dotazione finanziaria del Fondo di solidarietà nazionale sia adeguatamente integrata per dare risposta ai bisogni delle imprese agricole danneggiate” – ha anticipato Rabboni, ricordando che lo stesso presidente della Regione Vasco Errani ha chiesto ieri al Governo una proroga dei termini per i previsti adempimenti da parte delle imprese nei confronti di Agenzia delle Entrate, Inps e Inail.
Le rilevazioni attualmente in corso sul territorio regionale e in particolare sulla Romagna, più gravemente colpita, serviranno a delimitare le aree ai fini del riconoscimento ministeriale della eccezionalità dell’evento e della conseguente attivazione delle provvidenze previste sul Fondo di solidarietà nazionale per il ripristino dei fabbricati rurali (abitazioni, stalle, fienili, ricoveri attrezzi) danneggiati o distrutti. Inoltre la Regione sta provvedendo insieme ai Consorzi di difesa operanti in Emilia-Romagna a verificare l’effettiva situazione della campagna assicurativa che al momento non è ancora stata avviata. Infatti la norma nazionale stabilisce che per i danni risultanti assicurabili all’interno del Piano assicurativo agricolo nazionale non possono essere attivati gli interventi compensativi. “Se ci dovessero essere danni ingenti alle produzioni in conseguenza delle basse temperature” – ha ricordato.