Categoria storia degli alimenti

Le credenze popolari a tavola

Alzi la mano chi non ha trascorso la mezzanotte dell’ultimo giorno dell’anno mangiando lenticchie e zampone o, magari, 12 chicchi d’uva (rigorosamente nera se marchigiani o valdostani). Poco importa se la ricchezza, promessa, rimarrà un’utopia. Porta fortuna, meglio farlo e…

I Ceci .. e la farinata

La pianta del cece proviene dall’Oriente ed è coltivata da tempo immemore in tutti i paesi del bacino mediterraneo . Gli antichi Romani li conoscevano bene: come altri legumi furono usati per dare un nome ad alcune famiglie (Lentuli, Pisoni,…

La pera.. il frutto perfetto

Probabilmente già 4000 anni fa l’uomo si cibava dei frutti di questa pomacea. La produzione avviene da fine agosto e si conserva anche 3-4 mesi in regime di freddo. La pera risulta pertanto disponibile per gran parte dell’anno e si…

La verza

Tipica verdura orticola assai adattabile, resistente al freddo e diffusa in tutte le latitudini europee, la verza (detta anche cavolo verzotto o cavolo di Milano) appartiene, come il cavolo cappuccio, il cavolfiore, il cavolo rapa, i cavolini di Bruxelles ecc.…

La Mela Cotogna

Ad ottobre inizia a far capolino sui banchi dei fruttivendoli e fino a novembre quello strano ibrido – solo nella forma! – tra una mela e una pera, Cydonia Vulgaria, della famiglia delle Rosacee, originaria del Medio Oriente, il frutto…

Il cardo

Il Cardo è una pianta originario del Mediterraneo. Era coltivato già al tempo dei Romani; Plinio, nella sua “Storia Naturale”, lo annovera fra gli ortaggi pregiati. E’ molto affine al carciofo ma presenta un maggior sviluppo in altezza e foglie…

La nocciola

Durante l’antica Roma, si regalavano piante di nocciòlo per augurare felicità ed in Francia si donavano agli sposi come simbolo di fecondità. Il nocciolo, ampiamente diffuso in tutte le regioni temperate dell’emisfero boreale, è stato uno dei primi fruttiferi utilizzati…

L’acetosa

Un tempo l’acetosa era una delle verdure più consumate. Oggi, in Italia è pressoché scomparsa dai mercati. Pochi mazzetti di fresche foglie in primavera sul banco di qualche erbivendolo appassionato richiamano antiche abitudini. Ma in Francia l’oseille è ancora onorata…