Frutti rossi per combattere diabete e obesità

Uno studio del dipartimento di Scienze biomolecolari dell’Università di Milano ha scoperto risultati positivi su alcune cavie, sottoposte a una dieta integrata con gli antociani, pigmenti che conferiscono agli alimenti un colore rosso-blu.

Secondo uno studio del dipartimento di Scienze biomolecolari dell’Università di Milano, presentato al quinto convegno mondiale sul Futuro della scienza, introdurre nella propria alimentazione mirtilli, arance rosse, ciliege e mais rosso aiuta a combattere le malattie metaboliche.
Gli studiosi hanno integrato la dieta di alcune cavie, nutrite con alimenti ipercalorici, con cibi contenti i pigmenti che danno ad alcuni alimenti un colore dal rosso al blu, gli antociani.
Alla fine del periodo d’osservazione, i roditori non erano ingrassati e mostravano un discreto stato di forma.
Dal punto di vista chimico queste sostanze sono glicosidi antocianici. Un glicoside è una sostanza derivante dall’unione di uno zucchero, detta glicone, con una molecola organica di altra natura, detta aglicone. Negli antociani la porzione non zuccherina della molecola è comunemente chiamata antocianidina.
Questi pigmenti si trovano in quasi tutti i frutti e gli ortaggi presenti in natura, ai quali conferiscono le sfumature del rosso e del blu.
Le fonti naturali più ricche di queste sostanze sono i frutti di bosco, le melanzane, l’uva scura e la bietola rossa. Abbondano anche nei fiori della malva e del carcadè, nelle arance, nelle ciliege, nelle mele, nelle fragole e nelle pere.
In linea generale tanto più il loro colorito (rossastro o bluaceo) è intenso e tanto maggiore è il prezioso carico di antociani.
Finora, erano conosciuti per le loro spiccate proprietà antiossidanti, paragonati a un vero e proprio antidoto naturale contro l’invecchiamento.
Dopo la prima fase dello studio, nei prossimi mesi si passerà alla sperimentazione sulle persone, con un progetto europeo che recluterà decine di volontari.
I primi risultati evidenziano che gli antociani sarebbero dei pilastri della salute, capaci di limitare l’impatto anche di malattie cardiovascolari e tumori, abbassando i livelli di infiammazione che sono alla base dello sviluppo di tutta una serie di malattie.
Questi antiossidanti sarebbero anche utili come scudi contro l’infarto. Infatti, proprio la dieta mediterranea, ricca di antiossidanti, sembra prevenire l’insorgenza di patologie cardiache, diversamente dalla
dieta nord-europea e americana, più ricca di grassi e povera di fibre.

fonte agricolturaitalinaonline.gov.it

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