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Con una recente sentenza il Consiglio di Stato si è espresso a favore della coltivazione Ogm in Italia e questo avvenimento ha riacceso lo scontro tra chi è favorevole e chi è contrario. Secondo Adiconsum l’agricoltura italiana non ha bisogno del mais transgenico perché la ricchezza dei prodotti italiani risiede nella tipicità e nella biodiversità, riconosciuta anche all’estero.
“La sentenza del Consiglio di Stato – dichiara Paolo Landi Segretario Generale Adiconsum – che ha accolto il ricorso proposto dal Vicepresidente di Futuragra di poter liberamente coltivare mais transgenico ha riacceso la polemica troppo spesso sterile, tra i sostenitori e non degli Ogm, senza che i riflettori vengano puntati sulla totale assenza del piano di coesistenza tra coltivazioni Ogm e le coltivazioni tradizionali”.
“Adiconsum – continua Pietro Giordano, Segretario Nazionale – ritiene che la questione debba essere affrontata con una reale concertazione tra le istituzioni, le associazioni dei consumatori, ambientaliste e di tutti i soggetti della filiera agroalimentare”.
Inoltre, con la fiducia al decreto Milleproroghe è caduto anche l’emendamento presentato dal senatore PD Francesco Ferrante, che frenava il rischio di coltivazioni Ogm in Italia. Per questo Adiconsum chiede al Ministro delle Politiche agricole e forestali, Luca Zaia, di emanare con urgenza un decreto ad hoc che sospenda la coltivazione degli Ogm fino a quando le Regioni non avranno definito i piani di coesistenza tra tali produzioni e le produzioni tradizionali. “Adiconsum – continua Giordano – ritiene che le Regioni debbano procedere alla definizione dei piani di coesistenza convocando tutti i soggetti interessati, comprese le associazioni dei consumatori”.
Infine, secondo Adiconsum, Futuragra non può rivendicare per i propri iscritti il diritto alla libertà di coltivare Ogm senza tenere conto che: