Radicchio, trota e pompelmo per ritornare in forma dopo le feste

Sono tante le occasioni per festeggiare durante l’anno: al di là delle feste canoniche, come Natale e Pasqua, c’è tutto il periodo delle vacanze estive che può essere considerato una lunga festa, senza dimenticare la miriade di celebrazioni che costellano il calendario in ogni mese dell’anno. E quando si parla di teste, è inevitabile che  a tavola, l’allegria e la convivialità finiscano per avere il sopravvento sui buoni propositi di moderazione ed equilibrio.

Gonfiore, difficoltà di digestione e senso di pesantezza generale sono l’eredità classica degli eccessi con il cibo, a volta accompagnati da quel chilo o due in più, che quasi non si vedono ma psicologicamente non aiutano a sentirsi meglio. Come tornare rapidamente in forma? La ricetta, per fortuna, è semplice e non richiede grossi sacrifici: un’alimentazione leggera  e depurativa, centrata su alcuni cibi capaci di aiutare l’organismo a eliminare le tossine accumulate e recuperare il giusto tono.

Prima regola: ritrovare il ritmo
Al di là degli eccessi dei giorni di festa, la responsabilità  di quei chili di troppo è un po’ di tutto il disordine alimentare che caratterizza il periodo in cui si svolgono: ritmi irregolari, pasti leggeri alternati ad altri troppo abbondanti, scarsa attività fisica… Ecco allora che la prima regola per ripartire con  il piede giusto è quella di riacquistare uno stile di vita regolare, per quanto riguarda l’orario e il numero dei pasti. Colazione (abbondante), pranzo, cena e una merenda leggera pomeridiana: è questa la scansione dei pasti che conviene rispettare, rinunciando per un po’ a snack o spuntini fuoripasto.  Questa regolarità aiuta il fisico a mantenere più costante la produzione di insulina, non affatica l’apparato digerente e facilita la regolazione ormonale dei centri dell’appetito e della sazietà.

Il mix vincente
Altra regola fondamentale è variare il menu, senza escludere a priori nessuna categoria di alimenti. I farinacei (pasta, pane, riso…) vanno un po’ ridotti, ma il loro consumo una volta al giorno rimane indispensabile per un corretto equilibrio nutritivo (è proprio dall’amido di cui sono ricchi che deve provenire la maggior parte delle calorie giornaliere). È necessario poi consumare molta verdura, ricca di acqua e fibre, entrambe preziose per depurare l’organismo.  Anche la frutta gioca un ruolo essenziale nel favorire il pieno recupero del post-vacanza. Il merito è della sua leggerezza abbinata a un eccellente contenuto vitaminico, che attiva al meglio i processi vitali. Per quanto riguarda le proteine, infine, vale la pena di puntare sul pesce, alternandolo con le carni bianche più magre (coniglio, pollo, vitello…) e con latticini leggeri, come la ricotta e il formaggio caprino fresco.  Verdura, frutta, pesce… se questi sono i gruppi di alimenti su cui puntare e, tra i tanti prodotti che compongono ciascun gruppo ce ne sono tre che rivelano una marcia in più rispetto agli altri e meritano un’attenzione specifica.

Il radicchio
Il particolare procedimento necessario per coltivarlo, arricchisce il radicchio di specifiche sostanze amare (glucosidi) che gli conferiscono ottime proprietà digestive e depurative. I principi amari del radicchio, insieme all’acido dicaffeil-tartarico, stimolano la contrazione della cistifellea, impedendo che la bile ristagni. Inoltre, queste stesse sostanze favoriscono anche le secrezioni dei succhi gastrici, accelerando la digestione. Un altro punto di forza del radicchio è la sua ricchezza di fibre (un etto ne contiene la bellezza di 6 grammi, un quinto di tutte quelle che occorrono nella giornata), capaci di svolgere un ruolo importante nel ristabilire la piena funzionalità dell’intestino e nel favorire l’eliminazione delle tossine accumulate. È da osservare poi, che le proprietà depurative e digestive delle foglie di radicchio sono comuni anche alle radici; anziché gettarle via, si possono tostare, per poi utilizzarle in infuso leggero, dopo i pasti.

La trota
Spesso sottovalutata e considerata pesce di serie B, la trota presenta invece caratteristiche eccellenti, tanto nel gusto quanto nella composizione nutritiva. Pesce tra i più sicuri (riesce a vivere e a riprodursi solo in acque fresche, pure e ricche d’ossigeno), fornisce un’alta quantità di proteine nobili, in forma molto digeribile. Questo è importante, perché evita la possibilità di fermentazioni che accentuerebbero il senso di gonfiore.  Inoltre, la trota apporta un’elevata quantità di potassio e pochissimo sodio (465 mg di potassio contro soltanto 40 mg di sodio), in un rapporto che la rende ideale per contrastare la tendenza alla ritenzione idrica. Quanto ai grassi,  un etto di trota ne dà solo tre grammi, peraltro dei migliori quanto a composizione: per la maggior parte si tratta di grassi insaturi e polinsaturi, quelli “buoni” che aiutano a smaltire il colesterolo di troppo. In particolare, sono presenti discrete quantità dei famosi “omega 3”, utili non solo per tenere in ordine il cuore e la circolazione, ma anche per mantenere perfettamente efficiente il sistema nervoso e recuperare il benessere anche sul piano dell’umore.   

Il pompelmo
Protagonista negli anni ’70 della famosa “dieta del pompelmo”, questo agrume è tornato  alla ribalta qualche mese fa, quando sono stati diffusi i risultati di un importante studio americano che rivaluta le sue proprietà bruciagrassi. Condotto dal Centro di Ricerche sul Metabolismo e la Nutrizione della Scripps Clinic di San Diego, lo studio ha dimostrato che, mangiando mezzo pompelmo a ogni pasto (colazione, pranzo, cena), si può perdere anche più di 1 kg e mezzo nel giro di tre settimane. Il motivo di questo effetto dimagrante sarebbe legato alla presenza nel pompelmo di particolari enzimi, capaci di  ridurre i livelli di insulina e di glucosio nel sangue e di aiutare l’organismo a usare in modo più efficiente gli zuccheri, diminuendo la tendenza a trasformarli in grasso. Al di là delle sue proprietà dimagranti, il pompelmo vanta  comunque diverse altre virtù salutari, a cominciare dalla ricchezza di vitamina C lo rende ideale per combattere la fragilità dei capillari sanguigni e mantenere l’elasticità della pelle, restituendole un aspetto fresco e sano.

 

fonte buonalombardia

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