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Il dragoncello è una pianta erbacea perenne (Artemisia dracunculus), appartenente alla famiglia delle Composite e considerato una tra le più importanti erbe aromatiche. La pianta è originaria della Russia meridionale e della Siberia e in Italia è diffusa soprattutto in Toscana; raggiunge 50-100 cm di altezza e si presta anche per la coltivazione in vaso. Ha fusti eretti, foglie lineari, lanceolate, di colore verde scuro lucente.
L’infiorescenza è una pannocchia fogliosa, con piccoli fiori giallo verdognoli o biancastri molto profumati.
Fu molto apprezzata dagli Arabi e si diffuse in Occidente, forse durante le invasioni mongole, o, più probabilmente, in seguito alle Crociate del XII secolo.
Gli Arabi tenevano in alta considerazione le proprietà medicinali del dragoncello e nell’XI secolo si attribuiva alla pianta la capacità di immunizzare contro la peste.
In Europa, gli impieghi medicinali del dragoncello furono a poco a poco dimenticati, mentre si utilizzò sempre più frequentemente in cucina.
Con il suo delicato aroma tra menta e prezzemolo, la pianta intera viene utilizzata per insaporire piatti a base di pollo, carne, pesce salse e uova. E’ una delle 4 erbe del fines herbes. Spesso le foglie vengono aggiunte ad insalate o piatti a base di verdure e per aromatizzare aceto e burro. E’ un ingrediente essenziale nella preparazione della salsa bernese, della salsa tartara e della famosa salsa al dragoncello.
fonte ars-alimentaria.it
salsa Bearnaise
E’una delle più raffinate salse della cucina francese, usata per accompagnare carni rosse alla griglia o carni bianche.
Ingredienti per 6 persone:
tuorli (n. 2)
aceto (n. 3 cucchiai)
cipolla (n. 2)
dragoncello tritato (n. 2 cucchiai)
burro (140 g), sale, pepe
Preparazione:
– Tritare finemente gli scalogni
– Mettere una casseruola con l´aceto gli scalogni e il dragoncello
– Cuocere fino a quando l´aceto è sfumato
– Mettere il preparato nel frullatore con i tuorli d´uovo e 1 cucchiaio d´acqua
– Frullare aggiungendo a poco a poco il burro
– Condire con sale
– Servire intiepidito a bagnomaria