La cannella vanta una storia millenaria: era già citata nella Bibbia, nel libro dell’Esodo, era usata dagli antichi Egizi per le imbalsamazioni e citata anche nel mondo greco e latino. Importata in occidente con le carovane durante il medioevo, portò gli Olandesi a impiantare un traffico stabile con lo Sri Lanka nella prima metà del 1600, per divenirne i principali importatori d’Europa.

È usata in molti modi differenti da secoli. La tradizione occidentale la preferisce impiegata nei dolci di frutta, specie di mele, nella lavorazione del cioccolato, di caramelle e praline, come aroma in creme, nella panna montata, nella meringa, nei gelati e in numerosi liquori. La tradizione orientale e creola la usa anche nel salato, in accompagnamento di carni affumicate e non. Entrambe la amano come aromatizzante del tè.La pianta è nativa dello Sri Lanka e la spezia che se ne ricava è la più fine e costosa

I bastoncini interi di cannella vengono utilizzati in cucina quando tale spezia può essere infusa. Quindi, mentre si cuoce una conserva di frutta o una torta di mele, durante la preparazione del curry, di un piatto con riso speziato come il biriyani, oppure quando si fa il vin brulè è indicato l’utilizzo della cannella o della cassia in bastoncini. La fragranza è dolce, profumata, calda e con note piacevolmente legnose, senza traccia di retrogusto amarognolo o pungente

La lavorazione della cannella nello Sri Lanka è probabilmente una delle arti che richiede maggiore abilità. Gli artigiani tradizionali oggi mostrano tale arte alle mostre di spezie ed è uno spettacolo affascinante da vedere

 

 

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