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L’origine del nome non è sicura; tra le varie leggende quella più accreditata vuole che tale espressione derivi dal comportamento di alcune suore, le quali inserivano al centro del petto una protuberanza in modo da rendere meno evidenti i seni.
Le sise delle monache, dette anche “Tre Monti”, si producono esclusivamente a Guardiagrele, in provincia di Chieti. Il dolce di pasta fresca è composto da due alti strati di soffice Pan di Spagna intercalati da uno strato di crema pasticcera. Il Pan di Spagna si ottiene da una particolare lavorazione di uova fresche, zucchero e farina, mentre per la crema si usano latte fresco, uova, farina, zucchero, limone. La forma è quella tipica di tre monticelli accostati a triangolo in riferimento alle tre vette della Majella sotto cui sorge Guardiagrele. Anticamente per la cottura della crema, si usavano recipienti in rame, oggi sostituiti da recipienti in acciaio inossidabile. La cottura del Pan di Spagna avviene in forno. La bontà di questo dolce sta proprio nella sua semplicità e nella genuinità degli ingredienti, mentre il nome è ricoperto di aneddoti e curiosità. Creatore di questa specialità fu nel 1884 il pasticcere Giuseppe Palmerio, divenuto simbolo della cittadina di Guardiagrele, che mandato dal padre a Napoli a imparare l’arte della pasticceria, ne tornò carico di esperienza. Dalla sua fantasia nacque questo dolce semplice e raffinato. Un giorno, il poeta dialettale guardiese Modesto Della Porta (1885-1937) nel vedere un vassoio fitto di queste paste appena sfornate e coperte di zucchero a velo, ne decantò la freschezza paragonandole, per il candore, a quel particolare anatomico delle suore, le quali, secondo una leggenda, per nascondere e confonderne l’evidenza, all’altezza del seno usavano inserire dei panni a forma di terza protuberanza. Secondo altri racconti popolari questo dolce era già prodotto in epoca ben più antica dalle Clarisse, e sarebbe dunque riconducibile alle suore di questo ordine.
fonte www.arssa.abruzzo.it/