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Pianta originaria del Medio Oriente, introdotta in Italia da un frate Domenicano intorno al 1300, la colutura di esso si diffuse in Abruzzo con rapidità ed in molte altre zone della penisola; ma per varie cause nei secoli successivi decadde gradatamente e si restrinse nel solo abruzzo Aquilano, in particolare nella piana di Navelli, unica zona Italiana dove vive in perfetta salute ancora oggi.
Il fiore dello zafferano è di colore viola, gli stimmi sono di colore rosso e da questi si ottiene la spezia-droga detta ZAFFERANO.
Questa spezia nell’antichità era conosciuta non tanto per la culinaria ma per le sue eccezionali proprietà medicinali; difatti era considerata antispasmodico, emmenagogo e nel rinascimento era ritenuto quasi una panacea.
Lo zafferano prodotto nella Piana di Navelli è ritenuto il migliore di tutto il mondo per le sue qualità.
Per un Kg di zafferano in fili occorrono circa duecentomila fiori.
In commercio si trovano vari tipi imitati, specialmente nella droga in polvere; vengono adoperati fiori di carathamus tinctorius, ligule di calendula officinalis, petali tagliati di Punica granatum, Papaver rhoeas, stimmi di Crocus vernus Hill ecc.
La raccolta si effettua nel periodo autunnale, al mattino quando i fiori si presentano ancora chusi. Quindi si passa alla fase della sfioratura che consiste nel separare i fiori dagli stimmi che vengono essiccati. In questo processo si perde l’80% del peso ma s’intensifica notevolmente il sapore. Per ricavare 1 kg di stimmi freschi occorrono circa 60 kg di fiori. Gli stimmi vengono posti in setacci e asciugati su braci di legna per il processo di tostatura e il prodotto ottenuto in povere o filamenti va conservato in sacchetti di tela ed in luoghi asciutti e bui. La raccolta dei fiori avviene manualmente, quindi gli stimmi vengono essiccati al camino, con legna di quercia o mandorlo, e conservati ad un’umidità che non deve superare il 10% per evitare il deperimento del prodotto.
Gli stimmi del fiore contengono un olio volatile, aromatico associato ad un glucoside amaro, ad alto potere colorante: la Crocina. La moderna medicina riconosce allo zafferano proprietà eupeptiche, stimolante del sistema nervoso e della fase mestruale di cui attenua spesso i sintomi dolorosi. Per uso esterno lo Zafferano entra nella composizione di proprietà preparati a base di miele, da usare per le gengive irritate e dolenti in generale e durante la fase di dentizione per i piccoli. Preparati di zafferano vengono tradizionalmente applicati su ecchimosi, scottature ed escoriazioni. Fa parte di numerose preparazioni, quali il LAUDANO delSYDENHAM; il collirio astingente luteo, l’empiastro ossicroceo ecc.
Espettorante:
casi di bronchite con tosse.
Far bollire 5 gr. di stimmi in un lt. di acqua per 30 minuti, aggiungere 1 Kg. di zucchero; filtrare ed imbottigliare. Dose giornaliera 2-4 cucchiai da tavola.
Frigidità:
1 gr. in 1 litro di acqua bollente, dose giornaliera 1 tazza la sera. Mestruazioni: flusso sanguigno scarso o doloroso.
infuso: 1 gr. di stimmi bolliti in 1 lt. di acqua per 10 minuti.
Dose giornaliera 2 tazze da the.
Gengive:
strofinare un pò di zafferano puro delicatamente sulle gengive dolenti sopratutto alle gengive dei bambini.
Nella Cosmesi:
lozione abbronzante a base di zafferano ed olio di Hypericum perforatum L.
fonte www.worldtelitaly.com/zafferano/