Lagane e ceci

Orazio, poeta latino nato a Venosa nel 65 a.C. nella VI Satira raccontava di tornare al borgo natio per mangiare la zuppa lucana, tagliatelle larghe e spesse condite con ceci e porri, che secondo gli studiosi di gastronomnia sono il primo riferimento scritto alla pasta.
piatto tra i più rappresentativi della Basilicata, viene chiamato anche “piatto del brigante” con riferimento a quando, nella seconda metà del XIX secolo i boschi del Vulture erano infestati da briganti, soprannominati scolalagane per la grande quantità di pasta che mangiavano.
La lagana è una tagliatella un pò larga (un centimetro circa) e più corta del normale ricavata da una sfoglia sottile preparata con farina di grano duro e acqua quanto basta. Si lessano al dente e si condiscono con ceci già lessati che un tempo, cosi’ come i fagioli, cuocevano molto lentamente in una pignatta di coccio vicino al fuoco, e insaporiti in un sugo di aglio, olio, pomodoro e rosmarino. Devono riposare qualche minuto prima di essere serviti nelle scodelle, possibilmente di terracotta.

 

da “Il manuale del borghigiano” di A.C.Onesti

Condividi con