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Turisti dal Nord Italia che vengono in vacanza nelle Marche appositamente per raccogliere le olive. L’idea è di Giorgio Tonti, produttore di olio della Coldiretti di San Marcello, in provincia di Ancona, che nel week end ospiterà nella sua azienda un gruppo di vacanzieri pronti a trasformarsi in contadini.
Sabato mattina, 17 ottobre, i turisti-agricoltori si “armeranno” di rastrelli e raccoglieranno le olive nei terreni dell’azienda. E chi vorrà potrà anche cimentarsi col “pettine meccanico”.
Nel pomeriggio il gruppo visiterà quindi il frantoio di Pierluca Federici, altro imprenditore agricolo di Belvedere Ostrense. Qui i turisti-agricoltori osserveranno il frutto delle loro fatiche mattutine trasformarsi in olio extravergine.
Completerà la giornata un corso di introduzione all’assaggio dell’olio extravergine d’oliva presso l’Enoteca Comunale di San Marcello, per comprendere meglio i pregi di ciascun olio e scoprire i suoi eventuali difetti.
“Si tratta di un tipo di turismo che risponde a una nuova filosofia del fare agricoltura, con l’impresa che cerca di sviluppare canali alternativi di promozione del territorio e creare sviluppo in sinergia con altri settori – spiega Giorgio Tonti, che è anche presidente provinciale dell’Aprol, l’associazione dei produttori olivicoli della Coldiretti -. Per ora abbiamo iniziato con piccoli gruppi ma l’obiettivo è diffondere questo tipo di esperienze allargandole anche ad altri momenti della vita in campagna, nell’ottica di una destagionalizzazione dell’offerta turistica”.
Del resto la vacanza verde a contatto con la natura è stata, secondo un’analisi Coldiretti su dati Swg-Confesercenti, quella che ha fatto registrare il più alto tasso di crescita durante l’estate 2009.
A spingere i turisti nel verde c’è sicuramente la volontà di allontanarsi dal caos quotidiano delle città e di trascorrere il tempo libero all’aria aperta, ma anche la voglia di gustare i sapori del territorio.
Accanto alle sette Dop e Igp e ai sedici vini Doc e Docg, le Marche vantano un patrimonio di centocinquanta prodotti agroalimentari tradizionali, sostenuti da ventidue Città del Vino, ventisei Città dell’olio, quattro Città del pane e sei strade del Vino e dei sapori.
Una vera e propria risorsa, conclude Coldiretti Marche, per lo sviluppo economico dell’intero territorio.
fonte coldiretti.it