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RE MIGRANTE MONTEFALCO ROSSO DOC 2007 BROGAL VINI S.R.L. BASTIA PG medaglia oro 2010
Vinoso, armonico, asciutto di giusto corpo con un colore Rosso rubino intenso questo
vino,Sangiovese 85%, Sagrantino 15%, che proviene da vigne che si trovano esclusivamente in aree di produzione D.O.C.G. e D.O.C.: nel cuore dell’Umbria, sulle splendide e soleggiate colline di Torgiano e di Montefalco, dove la cultura dei vitigni è prosperosa e la loro maturazione particolarmente dolce.
L’accurata selezione delle uve, l’attenzione con cui ogni fase della vinificazione e dell’imbottigliamento viene seguita, permette di realizzare prodotti di alto pregio.
nel territorio di Montefalco, si trova un antico convento che sembra garantire la fertilità delle vigne allevate anch’esse a cordone speronato e a palmetta e i cui vitigni sono il prezioso Sagrantino, il Sangiovese e il Grechetto.
La denominazione di origine controllata “Montefalco” è riservata ai vini bianco e rosso che rispondono alla condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare di produzione.
La denominazione di origine controllata “Montefalco”, obbligatoriamente seguita dalla specificazione bianco o rosso, è riservata ai vini provenienti dalle uve dei vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica:
Il disciplinare specifica; “Montefalco” rosso: Sangiovese: dal 60 al 70%;Sagrantino: dal 10 al 15%;alti vitigni a bacca rossa non aromatici, raccomandati od autorizzati per la provincia di Perugia, presi da soli o congiuntamente per la restante parte.
Come in molte zone vinicole del Centro Italia, a Montefalco il Sangiovese vanta una notevole tradizione e diffusione. Da qui la nascita del Montefalco Rosso dove il Sangiovese si sposa con il Sagrantino che apporta tipicità e struttura a questo vino da tutto pasto
La coltivazione della vite, in particolare del vino Sangiovese, nel territorio di Montefalco risale addirittura all’ epoca pre romana tanto è vero che, già Plinio il Vecchio vantava i pregi del vino di queste terre. Tuttavia sembra che solo più tardi alcuni frati francescani abbiano riportato dall’ Asia Minore il vitigno del vino Sagrantino, sostituendolo poi nelle vigne al vitigno del Sangiovese. E’ questa rara e preziosa uva coltivata solo nelle colline intorno al paese che rende possibile aggiungere nell’ olimpo del vino italiano il vino di Montefalco.
La storia del Sangiovese inizia con gli Etruschi, intorno all’VIII secolo a.C., ed è fra le uve italiane più vecchie di cui si hanno testimonianze. I primi cenni bibliografici li troviamo nell’opera “ La coltivazione delle viti” (Soderini 1590), dove l’autore parla del Sangiogheto, come vino notevole per la sua produttività regolare. E’ senz’altro l’uva a bacca rossa più diffusa in Italia, soprattutto in Toscana, Umbria, Emilia Romagna e zona costiera marchigiana e abruzzese. Inoltre è presente nella viticoltura del Lazio, Liguria, Lombardia, Veneto, Campania, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Il Sangiovese ha inoltre attratto lʹattenzione dei produttori di altri paesi e oggi si producono vini con questʹuva anche in California(Napa Valley e Sonoma County), Argentina, Corsica e Australia
Il Sagrantino è un vitigno italiano autoctono dell’Umbria, impiegato nella produzione dei migliori vini della regione.
Cresce principalmente nei territori che circondano il comune di Montefalco, con soli 670 ettari in produzione dedicati alla coltura gestiti da 350 produttori di uva circa. Gli imbottigliatori sono 89. La zona di produzione comprende l’intero territorio amministrativo del comune di Montefalco e parte del territorio dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria siti tutti in provincia di Perugia.
Il vino che se ne produce è molto rinomato nel mondo, famoso per la sua grande intensità, concentrazione e capacità di invecchiamento grazie all’elevato contenuto polifenolico. È tutelato dal marchio DOCG dal 1992.
Le origini del vitigno sono ancora dibattute, ma una teoria accreditata lo considera originario della Grecia e importato in Italia da monaci bizantini.L’uva è una delle varietà più tanniche al mondo e dà origine a vini dal colore viola/nero. Il bouquet è caratterizzato da aroma di frutti rossi, cannella e terra.
La media valle del Tevere, cerniera e frontiera fra Etruschi e Umbria
Abbinato ai piatti di Un’Itàlia: n.140 Risotto all’assisana-Proposto da: Ufficio Turismo Assisi
Gli antichi sapori della gastronomia umbra raccontano le tradizioni di questa regione; dalla pasta fatta in casa all’olio d’oliva; immancabili poi le carni rigorosamente nostrane e l’oca arrosto, l’anatra farcita, che rappresentano i piatti tipici tramandati da sempre
Preparazione:
INGREDIENTI:
• sedano
• carota
• cipolla
• rigaglie di pollo
• polpa di pomodoro
• sale
• pepe p.b.
PROCEDIMENTO:
fare soffriggere, sedano, carota, cipolla e le rigaglie di pollo, aggiustare di sale, aggiungere la polpa di pomodoro e far cuocere per circa 10 minuti. Aggiungere la quantità desiderata di riso e ultimare la cottura del risotto con brodo vegetale.