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Il “baldon”è una pietanza povera della cucina contadina che ha origini antiche, da ricercarsi addirittura ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia. Questo piatto è considerato rilevante nel tempo in quanto decenni fa le risorse, soprattutto alimentari, scarseggiavano, le bocche da sfamare erano tante e l’unica cosa in sovrabbondanza era forse la polenta. Infatti, l’uccisione del maiale era considerata il momento più produttivo, visto che di questo non veniva sprecato nulla, nemmeno il pelo (le setole). Il problema principale era proprio come poter conservare tutto questo senza i moderni metodi di conservazione. La risposta si fece sempre più semplice con il passare del tempo e con svariate prove: qualcuno pensa di insaccare anche il sangue (per farlo durare più a lungo) e, per poter ottenere più prodotto finito, lo impasta con farina, latte, poca uvetta e poco zucchero cuocendolo al punto giusto.
La cosa più importante era che, così preparato, poteva durare anche due o tre mesi. Poteva variare di qualcosa, ma la sostanza era la stessa; quello che contraddistingueva il nostro, fino a farlo diventare “El baldon de Breda” era la sua particolare bontà. Si racconta a questo proposito che i cittadini di Treviso si spingessero fin qua per acquistarlo. Per questa sua caratteristica, Breda e i suoi abitanti venivano presi in giro (soprattutto i ragazzi “da morosa”) e additati, anche in tempi recenti, come “quei del baldon” come a dire che a Breda altro di buono non c’erano che i “baldoni” che erano comunque poca cosa. Proporre la ricetta è cosa di sola curiosità in quanto è impensabile procedere a questa preparazione oggi, e per quanto sappiamo l’unica occasione per assaggiarlo in Italia è la Sagra del Baldon che si tiene l’ultima domenica di gennaio a Breda di Piave. Si impastano farina, zucchero, sale, succo e buccia d’arancia grattugiata, latte, rum e uvetta. Poi si aggiunge il sangue di maiale e si insacca il tutto in budelli precedentemente preparati, lavati più che accuratamente, legati e cotti in acqua e poi fatti asciugare appesi a delle stanghe.
Ricetta locale
Ingredienti per quattro persone:
2 litri di latte,
1 Kg. di farina tipo “00”,
300 g. di uvetta,
4 cucchiai di zucchero,
un pizzico di sale,
la scorza grattugiata di un limone,
un bicchiere di sangue di maiale,
budella di maiale.
Preparazione:
In un recipiente capiente mettere il latte freddo, il sale, lo zucchero mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungere la scorza del limone, la farina, l’uvetta e per ultimo, sempre mescolando con cura, il sangue di maiale. Insaccare il tutto nella budella di maiale e cuocere in acqua bollente per 20 minuti. Dopo averlo fatto asciugare appeso alle stanghe, consumare freddo o appena scaldato sulla piastra.
fonte www.prolocobreda.it