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VICARIO SOAVE CLASSICO DOC 2010 CANTINA SOCIALE DI MONTEFORTE D’ALPONE S.C.A. MONTEFORTE D’ALPONE VR medaglia argento 2011
I vitigni di garganica sono adagiati sulle dolci colline di origine vulcanica del Comune di Monteforte d’Alpone ad un’altitudine che varia dai 100 ai 150 metri s.l.m.Per ottenere il Vicario vengono scelte le pergole con esposizione migliore ( sud-est) e il prodotto viene vinificato a parte verso metà ottobre secondo la condizione di maturazione delle uve.
Le uve vengono pigiate e pressate in maniera soffice con presse a polmone. Il mosto viene decantato a freddo e fatto fermentare in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Parte del mosto viene inoltre fatto fermentare in barrique dove rimane per sei mesi circa.
Colore: giallo intenso con riflessi verdognoli.
Profumo: ampio e complesso con aromi di viola e sambuco accompagnati da un leggero sentore di legno.Gusto: pieno, vivo con retrogusto di mandorla e buona persistenza
È possibile che il primo riconoscimento ufficiale risalga al 1200 nel celebre trattato di Pietro de’ Crescenzi nel quale si parla di Garganica, ma è certo che tracce di questo nome e del vitigno vi fossero almeno dall’anno 1000. In vari trattati si considera quest’uva dorata come l’ideale per la produzione dei dolci e passiti vini Retici. Vi sono numerose testimonianze che la fanno appartenere alla grande famiglia dei Trebbiani e quindi l’origine etrusca non sembra in discussione, visto anche l’impianto a pergola (più alto di quello di origine greca) dagli Etruschi, sperimentato e poi diffuso in gran parte dell’Italia nord orientale. Inoltre ci sono molti studiosi a scommettere sulla vicinanza di carattere della Garganega con altri vitigni come il sardo Nuragus, il veneto Prosecco e il più meridionale Grecanico. Una delle caratteristiche riconosciuta immediatamente, e giunta fino a noi quasi intatta, è la consistente differenza tra alcuni cloni fondamentali. Pier de Crescenzi già parlava di una sottovarietà Femina, molto fruttifera, ed una Mascula, praticamente sterile. Un lavoro ampelografico più approfondito è stato fatto praticamente solo dal 1970 in poi, anche se le sue conclusioni non sono dissimili dalle ricerche fatte negli ultimi due secoli da numerosi studiosi come De Leonardis, Marzotto, e Cosmo
Altre uve bianche coltivate nella zona di Monteforte sono l’internazionale chardonnay e l’autoctona durella. Quest’ultimo è un vitigno locale la cui presenza qui risale all’epoca preistorica, come testimoniano i ritrovamenti di ampelidee fossili, le antenate dell’attuale vitis vinifera, effettuati in alta valle, a Bolca. Secondo alcune testimonianze, l’uva durella altro non sarebbe che la durasena, citata nello statuto della comunità di Costozza (1292). Come vitigno la durella è vigorosa e resistente alle malattie: cresce bene in terreni argilloso-calcarei, del tipo che si riscontrano in queste zone. I grappoli sono di media grandezza, di forma piramidale e compatta, con acini dalla buccia spessa, coriacea e tannica.
abbinato ai piatti di Un’Itàlia:
Piatto n. 112 Bollito con Pearà-Proposto da: Associazione Strada del Vino Soave