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Probabilmente già 4000 anni fa l’uomo si cibava dei frutti di questa pomacea. La produzione avviene da fine agosto e si conserva anche 3-4 mesi in regime di freddo. La pera risulta pertanto disponibile per gran parte dell’anno e si consuma al naturale o cotta in sciroppo di zucchero. Le varietà coltivate sono oltre cinquemila, soprattutto in Cina e in Europa. E’ un frutto perfetto per conservare l’equilibrio alimentare.
Le pere sono i frutti delle piante del genere Pyrus a cui appartengono molte specie differenti. Alcune delle specie producono frutti eduli e vengono perciò coltivate, quella più diffusa è la specie Pyrus communis.
Attraverso reperti paleontologici si è potuto stabilire che il pero in Italia era conosciuto fin dai tempi più antichi. Forse già 4000 anni fa l’uomo si cibava dei frutti di questa pomacea. Sono invece più recenti le notizie sulla sua coltivazione. Comunque oltre 350 anni prima di Cristo la coltivazione della pera era abbastanza estesa nella Magna Grecia perché Teofrasto menziona sia le varietà domestiche che quelle coltivate. In epoca romana Catone, e soprattutto, Plinio danno indicazioni precise sulla diffusione del pero e sulle cultivar note, a testimonianza della grande considerazione in cui già allora era tenuto questo fruttifero. Dall’epoca romana in poi la coltura del pero si espande con uno sviluppo ragguardevole in tutta Europa in particolare in Belgio e in Francia.
La produzione avviene da fine agosto e si conserva anche 3-4 mesi in regime di freddo. La pera risulta pertanto disponibile per gran parte dell’anno e si consuma al naturale o cotta in sciroppo di zucchero.
Le varietà coltivate sono oltre cinquemila, soprattutto in Cina e in Europa (Francia, Germania, Italia, Spagna). La William, selezionata alla fine del Settecento in Inghilterra, dall’aspetto tondeggiante, di colore piuttosto uniforme e dalla buccia molto sottile, ha una polpa succosa ed è la più coltivata in Italia; la Max Red Bartlett (o William rossa), largamente utilizzata dall’industria per la preparazione di sciroppi e succhi, è di media grandezza, con peduncolo breve, buccia liscia, giallastra, soffusa di rosso all’insolazione; la Decana, selezionata in Francia all’inizio dell’Ottocento, è tondeggiante con buccia giallo-verde e striature rossastre alla maturazione, la sua polpa è dolce, gustosa e compatta, ben si presta alla cottura, in particolare alla preparazione di marmellate e succhi di frutta; l’Abate Fétel, di origini francesi, è grande, con collo allungato, carnoso alla base, la buccia è giallastra, soffusa di rosso all’insolazione, parzialmente rugginosa mentre la polpa è bianca, fondente, molto succosa, zuccherina e aromatica; la Kaiser o Imperatore Alessandro, originaria della Francia, in Italia condivide con la Abate Fetél il quarto posto in ordine di importanza. Il frutto è calebassiforme di un color tabacco completamente rugginoso, la polpa è bianco giallastra, consistente, appena granulosa, succosa, dolce-acidula, aromatica; la Conference, di origini inglesi, diffusasi in Italia intorno al 1950, è di dimensioni medie, piriforme, con peduncolo lungo, la buccia è giallo-verde e rugginosa, mentre la a polpa è bianco avorio, molto succosa, dolce e aromatica.
La pera è un frutto perfetto per conservare l’equilibrio alimentare. Poco calorica (un frutto di dimensioni medie, circa 160 g, contiene solo 100 calorie) e ricca d’acqua, contiene anche molti minerali e oligoelementi, vitamine e fibre. Per non parlare del sapore: la pera è gustosa, succosa, rinfrescante, e si scioglie in bocca.
Con un contenuto energetico di 50 kcal/100 g e l’87 % di acqua, la pera è un eccellente spuntino, rinfrescante e purificante.
Inoltre è ricca di minerali e oligoelementi, come il potassio (125 mg/100 g). Contiene anche molto calcio, magnesio (7 mg/100g), ferro (0,2 mg/100g) e rame: tutti elementi indispensabili al corretto funzionamento delle cellule. La pera è priva di sodio e quindi è ammessa nelle diete senza sale.
Per quanto riguarda le vitamine contiene un po’ di vitamina C (5 mg/100 g), carotene e vitamina E (potenti antiossidanti che proteggono le cellule dall’invecchiamento). Senza dimenticare l’alto contenuto di acido folico, che garantisce il corretto funzionamento neuromuscolare.
Per quanto riguarda i benefici apportati da questo frutto, la pera, essendo ricca di fibre (ne contiene dal 2,5 al 3%), stimola il transito intestinale. Contiene poi il 12 % di glucidi, soprattutto fruttosio, che viene assimilato lentamente nell’organismo. Il fruttosio è lo zucchero naturale con il più alto potere dolcificante, che dà energia e sazia.
La pera è infine ricca di sorbitolo, un poliolo dal sapore dolce, che favorisce la digestione ed ha un’azione benefica sui denti.