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Domenica 19 febbraio alle ore 10.00 presso il Palazzo della Cultura (Corso Roma Centro Storico Acqualagna) si terrà il convegno dal tema un “Nuovo Approccio alla coltivazione del tartufo nero pregiato”, in occasione della 29^ fiera regionale del tartufo nero di Acqualagna.
Un evento solitamente partecipato da tutta Italia da coloro che desiderano cimentarsi con la tartuficoltura o da chi, alla prese con la sua tartufaia, ha bisogno di consigli per migliorarla. In cattedra negli anni addietro ci sono stati esperti spagnoli e francesi, quest’anno tocca ad un italiano, un marchigiano di Roccafluvione (AP), Emidio Angelozzi titolare della rinomata “Angelozzi Tartuficoltura” che ad oggi possiede ben 35 ettari di tartufaia in produzione e 45 ettari di tartufaia impiantata ex novo. Oltre che rinomata è molto produttiva, si dice che nelle migliori stagioni produca circa 1 tonnellata di tartufo nero. Gli Angelozzi sono stati scelti come relatori perché inventori di un metodo di coltivazione desunto dalle pratiche locali. Di mestiere hanno sempre fatto i tartufai cavatori ma invece che con cane e ruscella andavano con le zappe perché il tartufo nero era facilmente individuabile ( come si dice fa il pianello o la bruciata). Sottolineo “era”, perché con il venir meno delle pratiche agricole naturali come pure della pastorizia o della pulizia dei boschi, anche la raccolta naturale del tartufo ha incontrato alcune difficoltà . Hanno così iniziato ad impiantare e a mettere in atto un metodo fondato su tre aspetti fondamentali e differenti dal consueto modo di agire per quanto riguarda: la tipologia di potatura delle piante, la zappatura del terreno e del tartufo, il tipo di irrigazione. In occasione del convegno verranno esposti nel dettaglio e in maniera pratica questi tre aspetti offrendo spunti utili a chi volesse intraprendere tale metodo anche nella propria tartufaia.
La validità di questo approccio? “ Possiamo parlare con certezza di validità e produttività- spiega Gianluigi Gregori del Centro Sperimentale Tartuficoltura ASSAM Regione Marche- ho studiato nel dettaglio questa pratica e possiamo dire che il metodo ha delle basi scientifiche. Si tratta di un modello colturale integrato, davvero un nuovo approccio per la coltivazione del Tartufo nero che garantisce precocità dell’entrata in produzione della tartufaia e della sua produttività.” Il Convegno è organizzato dalla FITA ( Federazione Italiana Tartuficoltori Associati) e dall’ANCT (Associazione Nazionale Conduttori Tartufaie) che hanno sede in Acqualagna con associati delle principali Regioni “tartufate” d’Italia. Ad introdurre i saluti del sindaco Andrea Pierotti, del Presidente della C.M. Catria-Nerone Massimo Ciabocchi, dell’amministratore Unico ASSAM Gianluca Carrabs e della dirigente del servizio Agricoltura della Regione Marche Cristina Martellini. Interverranno Paolo Topi, presidente ANCT e Umberto Bernardini Presidente FITA per poi lasciare la parola al relatore Emidio Angelozzi. Moderatore del convegno sarà Gianluigi Gregori.
A causa dell’abbondante nevicata la Fiera del Tartufo non si svolgerò come di consuetudine in piazza Mattei ma dentro il Mercato Coperto, il luogo originario in cui avveniva proprio il mercato settimanale del tartufo. Mentre nelle sale del Palazzo del Gusto la Pro Loco proporrà menù promozionali a base di tartufo nero. “La neve ci porta a riscoprire i luoghi storici del Tartufo e della nostra tradizione. Il Mercato Coperto era stato costruito negli anni ’60 proprio per il commercio del tartufo che avveniva settimanalmente, poi riapriremo tutte le sale del Palazzo del gusto compresa la bellissima cantina in pietra rosa interrata.”
Rimandato invece il Carnevale del Tartufo con lancio pazzo di tartufi dai carri a data da destinarsi , probabilmente a Marzo a metà Quaresima quando, per tradizione, è concessa una giornata carnevalesca nonostante il tempo liturgico penitenziale.