Aforismi del cibo

Filosofi, personaggi storici e letterati dai quattro angoli del pianeta raccontano il loro rapporto con il cibo, con detti e aforismi…  

 

 

 

 

Ho seguito una dieta per due settimane e ho perso…due settimane T. Fields

  • Figliuoli miei, prendete questa regola brieve, generale e molto perfetta. Ponete cura in conoscere qual cosa v’è nociva, e da quella vi guardate; e quale vi giova e fa pro quella seguite e continuate Agnolo Pandolfini – Trattato del governo della famiglia
  • Post prandium stabis et post cenam ambulabis
  • L’esercizio conserva la vita, accende il caldo e il vigore naturale…colui non faccia esercizio, che non vuole vivere sano e lieto – Agnolo Pandolfini
  • Avvezzatevi a mangiar di ogni cosa, se non volete divenir incresciosi alla famiglia. Artusi
  • L’uomo differisce dagli altri animali particolarmente in questo: non si accontenta di consumare i cibi, li pensa. Fischler, L’onnivoro
  • Mangiare è uno dei quattro scopi della vita…quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo Antico proverbio cinese
  • Dio fece il cibo, ma certo il diavolo fece i cuochi James Joyce
  • L’educazione è il pane dell’anima. Giuseppe Mazzini
  • Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene. Virginia Wolf
  • Dopo un buon pranzo,si può perdonare tutto, persino i propri parenti. Oscar Wilde
  • Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo. Ippocrate
  • La vita è troppo breve, per bere del vino cattivo. Lessing
  • Non riesco a sopportare quelli che non prendono seriamente il cibo. Oscar Wilde
  • Tutti gli uomini sono dei mostri; non c’è altro da fare che cibarli bene: un buon cuoco fa miracoli! Oscar Wilde
  • Se lo stomaco è pieno è facile proporsi di digiunare.
  • Se un uomo ha fame, non dargli il pesce insegnagli a pescare. Antico proverbio cinese
  • La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella. Brillat- Savarin 
  • Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi. Joyce 
  • Per la donna cattivo cuoco è colui che non sa leccarsi le dita. Shakspeare
  • Quando gli uomini bevono, allora sono ricchi e fortunati e vincono le cause in tribunale e sono felici e aiutano gli amici. Aristofane
  • L’appetito vien mangiando, la sete se ne va bevendo. Rabelais
  • Gli animali si nutrono, l’uomo mangia, solo l’uomo di spirito sa mangiare. Brillat-Savarin 
  • Il piacere della tavola è di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, di tutti i paesi e di tutti i giorni, può associarsi a tutti gli altri piaceri, e resta ultimo a consolarci della loro perdita. Brillat- Savarin 
  • Nascendo, l’uomo ha ricevuto dal suo stomaco l’ordine di mangiare tre volte al giorno, per recuperare
    le forze che gli tolgono il lavoro e più spesso la pigrizia. Dumas padre 
  • Detesto l¹uomo che manda giù il suo cibo non sapendo che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti. Charles Lamb 
  • Anche per desinare bisogna saper far uso dei principi della scienza. Petronio 
  • Gli uomini malvagi vivono per poter mangiare e bere; i buoni mangiano e bevono per vivere. Socrate 
  • Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene. Virginia Wolf 
  • L’aumento dei prodotti e delle necessità finisce per produrre appetiti raffinati, innaturali e immaginari. Marx 
  • Vinum bonum laetificat cor hominis (Buon vino fa buon sangue) Psalm, III.15
  • Si dice che l’appetito vien mangiando, ma in realta’ viene a star digiuni. Totò in “Totò al Giro d’Italia” 
  • Al contadino non devi far sapere quanto è buono il cacio con le pere. Antico detto toscano 
  • La cucina di un popolo è la sola, esatta testimonianza della sua civiltà.
  • Si cambia coniuge, religione, partito ma non il gusto per un piatto. 
  • “Il cibo può essere classificato in numerose categorie dicotomiche: buono o cattivo, maschile o femminile, vivo o morto, forte o debole, sano o malsano, consolante o punitivo, raffinato o volgare, peccaminoso o virtuoso, crudo o cotto, riferito al sé o all’altro. Ciascuna di queste opposizioni binarie ha in sé il potere di modellare le credenze e le preferenze alimentari nella vita quotidiana, di incoraggiare alcune scelte dietetiche o opporsi alle altre e di contribuire alla costruzione della soggettività e della personificazione” D. Lupton, 1999

fonte buonalombardia.it

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