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“L’unica scelta possibile è lo stop definitivo” ai neonicotonidi, gli insettici utilizzati per la concia del mais. Questa la posizione espressa da Francesco Panella, presidente Unaapi (Unione nazionale apicoltori italiani) nel corso del Congresso nazionale dell’apicoltura italiana (in corso a Saluzzo, Cuneo, fino al 29 gennaio), durante il quale sono stati presentati i risultati di due studi scientifici che imputerebbero a questi insetticidi responsabilità sulla diffusa moria delle api. Le due ricerche, l’una dell’equipe sulla tossicologia dell’Istituto francese di ricerche agricole, l’altra del team di scienziati del Ministero dell’Agricoltura americano, metterebbero in luce effetti nefasti dei neonicotinoidi, che incepperebbero i comportamenti vitali e le difese immunitarie delle api, favorendo aggressività e sviluppo di patogeni. Risultati che, ha sottolineato Panella, confermerebbero quanto già dimostrato da ‘Apenet’, il piano del Ministero delle Politiche agricole, e da altri studi. Il 30 giugno 2012 scade la nuova proroga al divieto d’uso dei neonicotinoidi in Italia. Entro quella data il Ministero della Salute, d’intesa con il Ministero delle Politiche Agricole, dovrà assumere una nuova decisione sui concianti neurottosici del mais. Per questo l’Unaapi, ringraziando il dicastero della Salute per l’impegno e l’approvazione di un nuovo farmaco contro la varroa, ha detto che “non si può tener conto del fatto che, per quanto riguarda i neonicotinoidi, ancora una volta, la scienza si conferma dalla parte delle api”.