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“L’assessorato alle Politiche agricole ha già impegnato un milione di euro in favore dei produttori costretti a deradicare le piante di kiwi come previsto dalla legge ‘Misure di intervento a favore delle piccole e medie imprese agricole per la prevenzione e deradicazione di fitopatie e infestazioni parassitarie’. Nei prossimi mesi saranno impegnati altri 500 mila euro e 3,5 milioni di euro saranno a disposizione nel 2013″. E’ quanto ha dichiarato Angela Birindelli, assessore alle Politiche agricole della Regione Lazio. “Stiamo lavorando per attivare un intervento specifico attraverso il Psr volto a sostenere nuovi impianti di actinidia – ha spiegato la Birindelli – ribadisco la vicinanza e l’impegno dell’amministrazione Polverini per tutelare il comparto del kiwi, unico primato agricolo del Lazio. Un comparto che nella provincia di Latina coinvolge nove comuni con oltre 1.600 aziende produttrici, 5 mila ettari coltivati e una produzione annuale di circa un milione di quintali, e che rappresenta ben il 69% dell’intera produzione regionale”. “Azioni importanti coordinate con il territorio – ha proseguito l’assessore – alle quali aggiungo le attività di ricerca e sperimentazione sostenute con un impegno di spesa di 200 mila euro e la determinazione dell’aumento del 50% per ettaro del quantitativo di carburante fiscalmente agevolato assegnabile per la voce trattamenti, relativamente alla coltivazione dell’actinidia”. “Un impegno a 360 gradi – ha ribadito la Birindelli – che considerata l’importanza del comparto a livello nazionale deve essere sostenuto dal ministero delle Politiche agricole attraverso una strategia comune volta a mettere a punto un progetto di ricerca organico in grado di contrastare efficacemente la malattia”. L’assessore ha poi parlato della diffusione della diabrotica del mais affermando che “riguardo alla sua diffusione si è creato un allarmismo eccessivo che nulla ha a che vedere con il reale stato delle cose”. “Il 28 dicembre scorso – ha concluso la Birindelli – il servizio fitosanitario regionale ha inviato una nota alle aziende di mais dell’Agro Pontino finalizzata a precisare i confini molto ristretti della ‘zona focolaio’ e a definire gli obblighi per le imprese agricole interessate. La Regione in questo senso ha esclusivamente applicato misure ufficiali che derivano da un decreto ministeriale di lotta obbligatoria alla diabrotica che a sua volta recepisce una norma comunitaria. Nessuna azione è stata avviata per penalizzare gli agricoltori pontini, al contrario il monitoraggio e contenimento della ‘zona focolaio’ impedirà danni maggiori ai coltivatori che operano nella provincia di Latina”.(ANSA).