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Attualmente in Italia si contano decine di impianti di biogas in fase di costruzione. “Nel maggio dello scorso anno abbiamo fatto un censimento a livello nazionale – spiega Sergio Piccinini, ricercatore del Crpa di Reggio Emilia (Centro Ricerche Produzioni Animali) – e ai 500 impianti gia’ realizzati e pienamente operativi se ne aggiungevano altri 150 in fase di realizzazione. Al momento, secondo una nostra stima, se ne contano altri 100-200 in costruzione che in totale porterebbero, entro la fine di quest’anno, a un numero oscillante tra i 700 e gli 800 impianti. Per non parlare dei progetti in cantiere che potrebbero partire non appena si sblocchera’ la situazione sugli incentivi”. I numeri legati alla produzione di energia elettrica ottenuta da impianti di biogas sono di tutto rispetto: “A maggio 2011 – continua Piccinini – dagli impianti alimentati solo con scarti agrozootecnici si arrivava a una produzione di 350 MW, che raddoppiava quando si consideravano anche le strutture alimentate con altri tipi di scarti. Una produzione a mio giudizio comunque sottostimata rispetto a quello che e’ invece possibile ottenere”.
Ma dagli impianti di biogas non esce solo energia elettrica. L’interesse, notevole, e’ rivolto anche alla produzione di biometano destinato all’energia termica. “Un metano decisamente migliore rispetto a quello immesso normalmente in rete perche’ piu’ pulito – sottolinea Piccinini.
Con le potenzialita’ calcolate, dalle biomasse di scarto potremmo raddoppiare la produzione di gas metano prodotto in Italia che attualmente oscilla intorno ai 7 miliardi di metri cubi. Stimiamo infatti che se ne potrebbero produrre altri 6-7 miliardi che, per l’appunto, porterebbe a circa 14 miliardi di metri cubi il totale prodotto sul territorio nazionale, un quantitativo che si traduce in punti percentuali importanti visto che quasi l’85% del fabbisogno e’ importato”.
Ci sono dunque molti punti da approfondire sul settore del biogas e sul sistema delle fonti rinnovabili, non solo per quanto riguarda le tecnologie e le soluzioni, ma anche per quanto concerne le questioni politiche e normative. L’occasione in cui tutti gli operatori del comparto si preparano a farlo e’ BioEnergy Italy (Cremona, 15-17 marzo 2012), il punto di riferimento italiano per le fonti rinnovabili, che rappresenta il palcoscenico piu’ importante per un approfondimento scrupoloso e dettagliato di tutte le opzioni che il mondo delle energie rinnovabili riserva.(AGI)