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“Siamo in grado di partire nei termini fissati del 15 febbraio, con un gruppo di aziende, che eserciteranno un ruolo d’avanguardia nella nostra realtà provinciale e (riteniamo) anche in un contesto più ampio”. E’ la constatazione che con soddisfazione esprime il responsabile Ambiente della Cia di Reggio Emilia Antonio Senza, al termine di un incontro tenuto in zona Val d’Enza con un gruppo di aziende zootecniche, con la partecipazione del dr. Giuseppe Bonazzi del C.R.P.A. Lo scopo era di vedere in concreto le possibilità di applicare la deroga di recente ottenuta dall’Unione europea che consente di aumentare il carico di azoto per ettaro, da parte delle aziende zootecniche della zona vulnerabile ai nitrati della nostra provincia, che comprende tutta la Val d’Enza nell’area dalla Via Emilia alla pedecollina. Le aziende possono accedere alla deroga in questione presentando un’istanza entro il 15 febbraio prossimo e dimostrando di avere piani di concimazione in grado di consentire l’assorbimento del maggior apporto di nitrati da parte del terreno.
Da uno studio effettuato dalla Cia in collaborazione con il Crpa, sviluppando alcuni casi aziendali concreti, si è visto che è possibile migliorare la situazione di queste aziende. Le peculiarità della zona interessata, con prati stabili e foraggere permanenti, consentono l’ottenimento del risultato atteso, ovvero l’assorbimento di una maggiore quantità d’azoto.
A questo scopo, serve una gestione dei reflui più attenta nell’impiego agronomico dei liquami e dei letami in quanto i 2/3 del reflui vanno sparsi entro il 30 giugno, mentre il restante entro il 30 ottobre e questo comporta qualche problema perché la copertura dei prati stabili è per tradizione fatta nel periodo invernale, periodo nel quale vige invece il divieto assoluto di spandimenti, rispetto al quale si chiederà alla Regione di modificare la disposizione. La Cia di Reggio Emilia in proposito, ha lamentato in tutte le sedi che non si è tenuto conto a sufficienza nello stilare il Regolamento, delle consuetudini vigenti nell’area del Parmigiano-Reggiano, che è la più importante area zootecnica della regione.
Tra gli aspetti positivi emersi dall’incontro con gli allevatori, c’è che le procedure possono essere semplificate, e questo significa che non si verifica un appesantimento burocratico.
Altro aspetto significativo dell’incontro, Bonazzi oltre che esperto è consulente della Regione, l’occasione ha consentito un confronto sul nuovo regolamento regionale sugli spandimenti approvato nell’autunno scorso, che presenta alcune difficoltà per gli allevatori, e che secondo la Cia merita una messa a punto.