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Dopo il Consiglio dei ministri dell’agricoltura europei, anche i deputati della commissione agricoltura del Parlamento europeo hanno detto sì al programma alimentare dell’Ue che mette a disposizione quasi un miliardo di euro complessivi per rifornire in cibo le Banche alimentari europee e le organizzazioni caritative che operano in favore dei poveri e delle famiglie in difficoltà. Ogni anno infatti, più di 18 milioni di cittadini in 20 Stati della Ue, tra cui l’Italia, ricevono generi di prima necessità provenienti dal programma alimentare europeo. Così, con un voto a grande maggioranza – 24 voti a favore e due contrari – la commissione agricoltura del Parlamento europeo ha sostenuto il testo già approvato dal Consiglio dei ministri Ue in modo da evitare ritardi nell’ottenere gli aiuti, considerando la gravità della situazione, aggravata dal maltempo che colpisce da settimane l’Europa. Per il presidente della commissione agricoltura, Paolo De Castro, “in un momento di crisi economica globale che lascia molti cittadini nell’impossibilità di assicurare alimenti di prima necessità alle loro famiglie, il voto di oggi è una buona notizia, in quanto dobbiamo accertarci che nella situazione attuale prendiamo cura di coloro che hanno urgentemente bisogno del nostro sostegno”. Quanto al relatore del programma, il polacco Cweslaw Adam Siekierski (Ppe), ha assicurato che “c’é abbastanza spazio per ulteriori negoziati, su come proseguire il programma dopo il 2014. La proposta della commissione agricoltura passerà al voto in plenaria al Parlamento europeo, il prossimo 15 febbraio e verrà applicata con effetto retroattivo dal primo gennaio 2012, a fine 2013. Il futuro del programma alimentare europeo resta incerto, in quanto la condizione posta dal ministro dell’agricoltura tedesco, Ilse Aigner, per sbloccare la decisione al Consiglio Ue é stata quella di mettere fine, in futuro, a questa politica sociale. Anche per la Francia, le condizioni non erano riunite per proseguire nell’aiuto alimentare dopo il 2014, nell’ambito delle prospettive finanziarie europee 2014 al 2020″. (ANSA).