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Il comparto della componentistica italiana per macchine agricole e movimento terra chiude il 2011 con un risultato a due facce: mercato OEM in crescita dell’8% e quello After Market in contrazione del 5%. I risultati dell’anno in corso dovrebbero confermare questi andamenti. La vocazione all’export del settore (80% del fatturato) sostenuta da attività promozionali e fieristiche realizzate dall’associazione di categoria Comacomp.L’industria della componentistica per le macchine agricole e movimento terra ha registrato, nel corso del 2011, un aumento complessivo del fatturato di circa l’8% nel segmento OEM (Original Equipment Manufacturer, che riguarda le forniture dirette all’industria), con uno sprint maggiore nella gamma merceologica agricola rispetto a quella legata all’edilizia e alle costruzioni. Per il segmento dell’After Market (ricambi ed accessori) l’andamento è stato invece di segno negativo, con una contrazione di circa il 5%, rispetto all’anno precedente. In totale, il valore della produzione si stima intorno ad 1,5 miliardi di euro. I dati sono forniti da Comacomp – Gruppo che all’interno di FederUnacoma rappresenta le industrie italiane di componentistica per macchine agricole e movimento terra – sulla base di un’indagine presso i propri iscritti sull’andamento registrato dal comparto lo scorso anno e sulle sue prospettive per il 2012.
Le aspettative relative al 2012 sono contrassegnate dal clima di incertezza generale che grava sull’economia globale, e dal conseguente approccio prudenziale negli acquisti da parte delle case costruttrici di prodotti finiti, e nel sistema post-vendita. Nello specifico, le previsioni vedono il mercato OEM – dopo un primo semestre non positivo – concludere l’anno con un nuovo aumento di circa il 7%, con il segmento “agricolo” ancora protagonista (soprattutto relativamente a componenti per trattori di potenza medio-alta), e quello AM mantenersi sostanzialmente in linea con i risultati non positivi del 2011. Per Alessandro Malavolti, presidente Comacomp “la chiave di volta per affrontare e superare le difficoltà derivanti dal perdurare della crisi, reale e percepita, risiedono necessariamente nella capacità degli imprenditori di offrire prodotti sempre innovativi, e di mettere in campo strategie commerciali adeguate alle richieste di vecchi e nuovi mercati”.
L’export è infatti uno dei principali obiettivi nella strategia delle industrie aderenti al Comacomp (80 fra le più importanti aziende italiane del comparto, che ricavano dalle esportazioni l’80% del loro fatturato), e per il 2012 l’associazione ha messo in cantiere una serie di iniziative a “vocazione estera” come incontri BtoB con operatori economici, fra gli altri di Marocco, Turchia e Paesi dell’area Maghreb, ed una serie di presenze istituzionali e partecipazioni collettive a manifestazioni fieristiche. I primi due appuntamenti saranno l’ExpoAgro in Argentina, nel mese di marzo, e l’AgriShow in Brasile nel mese di aprile.
Rimanendo in tema fieristico, dal 7 all’11 novembre prossimo si svolgerà Eima International – promossa da FederUnacoma e curata da Unacoma Service surl, manifestazione “organizzata dai costruttori per i costruttori” – che vede dal 2008 uno dei suoi saloni specialistici – EIMA Componenti – dedicato proprio al comparto, e che nella rassegna di quest’anno registra la novità di un vernissage OEM, nella giornata precedente l’apertura, dedicato ai produttori con seminari tecnici e workshop.
In occasione di Eima International, il Compacomp presenterà, infine, l’edizione 2013/2014 del “Repertorio dei componenti”, che rappresenta un importante strumento di conoscenza e di promozione della produzione italiana. Il volume riporta infatti la nomenclatura completa dei prodotti di gamma e il profilo e la produzione delle aziende divise per tipologia merceologica, e nella nuova edizione avrà – oltre ai testi integrali in italiano ed inglese – anche una sintesi in cinese, giapponese, russo e spagnolo.
foto: http://www.flickr.com/photos/rohypnol/