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Il diritto al cibo non è una questione etica ma di sovranità dei popoli. E’ uno dei messaggi lanciati da Kuminda 2009, il ‘primo festival italiano dedicato al diritto al cibo e alla sovranità alimentare in programma a Parma dal 9 all’11 ottobre.
Tre giorni in cui dal cuore storico della città, piazzale Picelli nell’Oltretorrente, si ragionerà del tema della terra, di come si produce e cosa si produce, di quello che si mangia e di quanto si mangia, della fame e del mondo. Un festival per promuovere il fatto che ogni popolo ha diritto di essere indipendente per il cibo di cui ha bisogno, nel Sud del mondo come in Italia.
Tre giorni di eventi, incontri, dibattiti, lezioni accademiche, spettacoli, ma anche occasioni per mangiare e comprare cibi, che possono servire a far crescere la coscienza civile collettiva e consolidare la “forza” di Parma su questi temi.
Una forza di cui è inequivocabile testimonianza il rapporto, sempre più forte e motivato, dei soggetti che danno vita a Kuminda: l’ Associazione Cibopertutti, Terre di Mezzo editore e Fa la cosa Giusta!, il Comitato Italiano Sovranità Alimentare, Provincia di Parma e Comune di Parma, Fondazione Cariparma e Forum Solidarietà.
Sono loro, i protagonisti che oggi in Provincia hanno raccontato cos’è Kuminda e cosa per tre giorni proporrà.
“Kuminda rappresenta una delle condizioni che fa della nostra provincia, la terra delle produzioni di qualità, ed è importante soprattutto in un momento come questo di crisi ma anche in cui nuovi approcci al consumo e alle produzioni si stanno affermando” – ha detto Pier Luigi Ferrari vicepresidente della Provincia di Parma che collabora all’evento.
“Kuminda lancia un messaggio forte che parla del cibo come elemento di vita. Non è un caso che abbiamo scelto come collocazione del festival l’Oltretorrente, a pochi passi dalla mensa che quotidianamente serve un centinaio di pasti a chi non può permetterselo” ha sottolineato Cristina Sassi assessore del Comune di Parma che ha patrocinato l’iniziativa.
“L’ottica con cui abbiamo iniziato la riflessione sul diritto al cibo ha avuto un’evoluzione per tutti noi – ha spiegato Fulvia Cavalieri dell’associazione Cibopertutti – La crisi alimentare non tocca solo il Sud del mondo e dobbiamo cambiare l’ottica con cui parliamo di aiuti a quei paesi che sono da considerare partner perché il mondo è uno solo. O ci salviamo tutti o non si salva nessuno”.
“Le tensioni legate al cibo colpiscono ciascuno di noi. Anche per un’istituzione è diventato fondamentale chiedersi come posso rendere sovrano il mio territorio sul cibo? – ha osservato Giovanni Petrini per Terre di Mezzo – Fa la cosa giusta –I temi strategici che pone Kuminda sono gli stessi che si stanno ponendo alla base dell’evento internazionale dell’Expo 2015 di Milano”.
“Kuminda è un appuntamento chiave che intendiamo far diventare un momento cruciale del nostro percorso – ha rimarcato Ada Civitani intervenendo per il Comitato Italiano Sovranità Alimentare che raggruppa 73 realtà che toccano da vicino e svolgono il proprio impegno su questi temi – Il nostro obiettivo è quello di mettere il focus sulle cause dei problemi, che sono gli stessi per tutti, perché vengano rimossi alla radice”.
“Fin dalla prima edizione del 2004 abbiamo sostenuto da subito Kuminda con i nostri servizi – ha ricordato Arnaldo Conforti di Forum Solidarietà – La chiave del successo del festival è duplice: la capacità di creare relazioni fra le associazioni e fra queste e istituzioni e imprese viste come partner; la forte motivazione delle persone impegnate nella realizzazione del festival che si dedicano a rendere possibile un’idea difficile da realizzare”.
“Da tempo abbiamo rivolto lo sguardo a questo mondo pieno di bisogni in cui non è più accettabile che si muoia per fame o per obesità – ha detto Enore Guerra di Fondazione Cariparma – che sostiene l’iniziativa – Kuminda è un invito a riflettere anche su questo, ed è un grande insegnamento a trattare il cibo nel rispetto delle culture,delle tradizioni o religioni. Tutti hanno un pò di ricchezza da portare sulla tavola”.
La parte espositiva di Kuminda
A Kuminda parteciperanno numerosi produttori legati al circuito del Distretto di Economia Solidale di Parma (DES), associazioni e ong del Comitato Italiano Sovranità Alimentare, realtà associative socie di Cibopertutti e organizzazioni di solidarietà internazionale del territorio e espositori del circuito Fa’ la cosa giusta!, fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili.
Il programma culturale
Il ricco programma culturale di Kuminda si compone di incontri e dibattiti su economia solidale e pratiche di sovranità alimentare, spettacoli e caffè letterari. Punto forte del programma sono i due importanti seminari:
-“Crisi economica, crisi ecologica, crisi alimentare. Passaggi di civiltà”, con il contributo di relatori nazionali e internazionali. Tra gli altri: Euclides André Mance (economista, consulente del governo brasiliano per l’economia solidale e il progetto Fame Zero), Odile Sankara (Associazione Talents de Femmes), Pietro Laureano (urbanista, consulente Unesco).
-“La società civile italiana verso il Vertice Mondiale sulla Sicurezza Alimentare.
Le analisi e le proposte del Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare”, dove sarà presentato il documento redatto dal Cisa in occasione del Vertice Mondiale FAO sulla Sicurezza Alimentare di novembre 2009.