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Evitare che la burocrazia possa frenare le imprese agricole messe in ginocchio o distrutte dalle pesanti nevicate. E’ l’appello lanciato da Coldiretti Emilia Romagna, che ha scritto una lettera al presidente della Regione, Vasco Errani, e agli assessori all’Agricoltura e alle Politiche per la Salute, Tiberio Rabboni e Carlo Lusenti, per sostenere che nel dopo-neve la priorità reale delle imprese che hanno avuto le strutture danneggiate è far ripartire nel più breve tempo possibile le attività economiche.
“Da una nostra prima indagine la neve ha comportato danni per 20 milioni di euro all’agricoltura dell’Emilia Romagna, di cui oltre 12 milioni di danni alle strutture – ha detto il presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello –E’ evidente che mai come ora le aziende coinvolte hanno bisogno di una mano dall’amministrazione regionale, dagli assessorati competenti e, più in generale, da tutte le istituzioni. Occorre uno slancio congiunto di imprese e istituzioni per affrontare e superare in tempi stretto ogni ostacolo. Bisogna perciò riportare le questioni nel loro giusto ordine di grandezza. Diversamente potremmo ritrovarci di fronte a situazioni di reale disagio e a possibili problemi di ordine pubblico”.
Tra i problemi urgenti da affrontare, secondo Coldiretti, c’è la rimozione e la messa in sicurezza dell’eternit. “E’ evidente – spiega Tonello – che si tratta di una parte del problema, che deve andare di pari passo con il riavvio dell’attività economica stessa. non possiamo aspettare mesi per risolvere la questione. noi abbiamo ben chiare le procedure per affrontare lo smaltimento, il problema è come e quando e, soprattutto con quali risorse”.
Coldiretti Emilia Romagna, nella lettera ha proposto ad Errani e agli assessorati l’attivazione di un primo provvedimento che potrebbe prevedere la riapertura del bando o un ulteriore bando straordinario dall’assessorato regionale alle Attività Produttive per la sostituzione dell’eternit con il fotovoltaico. “E’ una soluzione – spiega Tonello – che consentirebbe di risolvere in parte il problema eternit e consentirebbe di trasformare un disastro in una parziale opportunità, con l’impianto di un sistema per la produzione di energia pulita”.