Un invito virtuale a condividere domenica 17 gennaio, un piatto di vere tagliatelle al ragù. Centinaia di cuochi, in oltre 50 paesi, le cucineranno simultaneamente, per dire no ai taroccamenti e alle falsificazioni della cucina e dei prodotti italiani nel mondo.

A guidare e a promuovere la Giornata Mondiale delle Cucine italiane saranno ancora una volta i cuochi del GVCI (Gruppo Virtuale Cuochi Italiani), un network di oltre 1000 addetti alla enogastronomia italiana che lavorano praticamente in tutto il mondo. Nelle due ultime edizioni furono rispettivamente gli Spaghetti alla Carbonara e il Risotto alla Milanese i piatti celebrativi della Giornata che entarono nei menu di oltre 400 ristoranti.

L’elenco dei partecipanti alla Ola delle Tagliatelle al Ragù bolognese è aggiornato continuamente su www.itchefs-gvci.com

“Se c’è un piatto che rappresenta il peggio dei taroccamenti di cucina italiana nel mondo quello è sicuramente la cosidetta bolognaise – ha spiegato Mario Caramella, presidente del GVCI e executive chef di un grande albergo (con ristorante italiano) a Bali, in Indonesia – la preparano con gli ingredienti più bizzarri, spessissimo con spaghetti scotti, la vendono in lattina: tutta roba che non ha nulla da spartire con le originali autentice tagliatelle al ragù”.

“La Giornata delle Cucine Italiane è senza dubbio una celebrazione del sapore italiano e della nostra cultura culinaria ma è anche molto di più – ha aggiunto da Melbourne Rosario Scarpato, giornalista enogastronomico, presidente onorario del GVCI e direttore di itchefs-gvci.com – è una iniziativa ce parte dalla base, dai cuochi, per mantenere la identità culinaria italiana sui mercati internazionali. Senza questa identità sarebbe molto difficile vendere i prodotti del made in Italy agroalimentare all’estero”.

La Giornata Internazionale delle Cucine Italiane del 17 gennaio 2010 sarà lanciata in anteprima mondiale il 14 gennaio nel corso di un grande evento all’Italian Culinary Academy (ICA) di New York. “Per la sua storia, New York, è la capitale ideale della cucina italiana nel mondo – ha affermato Cesare Casella, executive chef di Salumeria Rosi nella Grande Mela, leader del GVCI negli Usa e soprattutto direttore degli Italian Culinary Studies dell’ICA. Alla preparazione delle tagliatelle dell’anteprima di New York, ci sarà anche Mario Batali, il cuoco americano che forse più di ogni altro ha contribuito a far conoscere l’Italia enogastronomica moderna agli Usa. Batali è un cultore del ragù alla bolognese, avendo mosso i primi passi come cuoco a Bologna e nella sua provincia.


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