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Il Parlamento europeo ha approvato, oggi a Strasburgo, il ‘pacchetto’ di misure a favore del settore lattiero-caseario in Europa, dopo la grave crisi del 2009 che aveva messo in ginocchio il comparto a causa della caduta dei prezzi del latte, ad un livello che impediva di coprire i costi di produzione. Il punto forte delle misure approvate oggi dal Parlamento europeo, è rappresentato dall’accresciuto potere contrattuale degli allevatori nella filiera, in modo da garantire loro prezzi giusti per il latte prodotto, e aiutarli a preparare l’uscita, ne 2015, dal sistema europeo delle quote latte.
Il “pacchetto” punta ad accordare più potere contrattuale ai produttori senza per questo violare le regole di concorrenza. Per entrare in vigore il regolamento deve essere formalmente ratificato dal Consiglio e sarà valido fino a giugno 2020.
Questi i punti salienti.
POTERE CONTRATTUALE – Per garantire il rispetto della concorrenza, il volume di latte crudo oggetto dei negoziati fra le organizzazioni di produttori e quelle dei trasformatori non potrà superare il 3,5% della produzione totale della Ue, né il 33% della produzione nazionale. Oppure, in alternativa, il 45% nei Paesi in cui la produzione totale è inferiore alle 500mila tonnellate.
SU CONTRATTI PREZZO LATTE – Spetta ai singoli Stati membri decidere se imporre contratti obbligatori o facoltativi per le forniture del latte all’interno del territorio nazionale. I contratti obbligatori, se introdotti, dovranno essere stipulati prima della fornitura e indicare il prezzo, ma anche le scadenze dei pagamenti e gli accordi sulla raccolta e la fornitura del latte. I governi, possono anche introdurre una durata minima di almeno 6 mesi per quei contratti.
ZONE SVANTAGGIATE – Per assicurarsi che anche i produttori delle zone geograficamente svantaggiate beneficino delle nuove regole, il Parlamento chiede alla Commissione di presentare due relazioni: entro luglio 2014, ed entro la fine del 2018.
CONTROLLO OFFERTA FORMAGGI DOP-IGP – Per controllare l’offerta dei formaggi di qualità, gli eurodeputati hanno inserito nel regolamento un sistema di regolazione dell’offerta di questi prodotti, che i governi nazionali possono attivare, a condizione che non provochi distorsioni di concorrenza o colpisca negativamente i piccoli produttori di formaggi. Qualsiasi proposta di regolazione dell’offerta dei formaggi di qualità deve essere approvata da almeno due terzi dei produttori di latte che forniscono almeno due terzi del latte crudo utilizzato per la produzione di quei formaggi. (ANSA)