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Un weekend al mese da febbraio ad aprile (sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo 2009 a Trecasali per un fine settimana di gusto e di zucchero; sabato 28 e domenica 29 marzo a San Secondo e sabato 4 e domenica 5 aprile a Fontevivo) in cui Il Ponte dei Sapori – un lungo festival culturale-enogastronomico che unisce i Comuni di Fontevivo, San Secondo e Trecasali nel parmense, accomunati dal fiume Taro (raggio di 10 km di distanza l’uno dall’altro, possibilità di ampi parcheggi e aree camper) – promuove, valorizza, presenta e cucina i prodotti tipici del territorio, abbinando l’identità della Bassa all’enogastronomia di qualità, la riscoperta della cultura locale e le produzioni in loco, dunque l’acquisto e il consumo a Co2 zero e a km zero.
Venerdì 20 febbraio in Municipio a Fontevivo la conferenza stampa di presentazione del Festival enogastronomico “Il Ponte dei Sapori”, ha ufficialmente aperto l’attesa quarta edizione organizzata dai Comuni di Trecasali, San Secondo e dalla nuova entrata Fontevivo con il patrocinio di Provincia di Parma, UnionCamere, Unione Terre Verdiane, con la collaborazione e il sostegno di Banca Monte Parma, Eridania Sadam, associazionismo locale, realtà produttive del territorio, esercenti commerciali e mondo del volontariato socio-solidale, oltre a Confesercenti di Parma, Cassa Padana, I.Cec Costruzioni, Ceci Cantina dal 1938, Massey Ferguson.
Sono intervenuti alla conferenza stampa l’assessore provinciale al Turismo Gabriella Meo, il sindaco di Fontevivo Massimiliano Grassi con il vicesindaco Raffaella Pini e l’assessore Daniele Guareschi, il sindaco di Trecasali Nicola Bernardi con il consigliere comunale Daniele Pellegatti anima dell’iniziativa; il vicesindaco di San Secondo Daniele Pasqualino, il direttore dell’Unione Terre Verdiane Pietro Massobrio, oltre a Andrea Nizzi, chef del Relais I 12 Monaci di Fontevivo.
Dunque, largo corso all’animazione e festa lungo il Ponte dei Sapori. Nei tre paesi, durante i weekend di festa, ci saranno degustazioni, cene, dimostrazioni di lavorazione all’aperto dei prodotti (lavorazione del maiale e arte dei norcini; lavorazione del Parmigiano in piazza e arte dei mastri casari; lavorazione della polenta in piazza, lavorazione dell’oca, dimostrazioni di creazioni di zucchero e decorazioni di alta pasticceria), mostre-mercato e mercatini biologici con prodotti tipici dal parmense e da tutte le regioni d’Italia, artigianato locale, caccia al tesoro enogastromica, rievocazioni storiche in costume, mostre d’arte a tema, concerti ed eventi, presentazioni di ricettari. E per chi ama il sigaro a fine pasto, ci saranno le Sigaraie impegnate in una dimostrazione della lavorazione del tabacco.
In tavola. Sfileranno e si mangeranno una gilda di prelibatezze da leccarsi i baffi: ci sarà un salume da sogno come la “Spalla di San Secondo” che viene servita calda e cotta, a volte anche cruda, quando ben stagionata. Della Spalla era un grande estimatore anche Giuseppe Verdi che spesso la regalava e nelle sue lettere spiegava come cucinarla; non mancherà l’arte dei norcini di Trecasali con gustose fette di affettato derivate dal maiale che si sciolgono in bocca come il Fiocchetto, il Culatello e il Violino, che è di fatto il Culatello antico con l’osso; l’oca trecasalese arrosto ripiena allevata alla maniera contadina, genuina; il Parmigiano Reggiano di varia stagionatura, il re dei formaggi italiani che leggenda vuole sia nato dalla sapienza dei monaci cistercensi della Badia di Fontevivo e fu “brevettato” con tanto di marchio poi a inizio Seicento dal Duca Ranuccio I Farnese che a Fontevivo trascorreva lunghi periodi d’estate; e ancora la polenta fumante – morbida al cucchiaio o fritta a quadrettoni – alla giusta consistenza che ben si abbina a ogni piatto caratteristica della cucina semplice della pianura; e infine lo zucchero per omaggiare l’unico stabilimento dello zucchero dell’Eridania in Emilia Romagna che è proprio a Trecasali. Il tutto innaffiato dal vino Fortanina di San Secondo e dal vino Il Ponte dei Sapori, una etichetta che già ha il gusto della festa e della convivialità in omaggio a chi farà un giro alla kermesse del gusto.
Quarta edizione: attese 20.000 presenze ogni weekend
Sulla base delle stime delle scorse edizioni – dal trend in crescita – si attendono sul territorio tante persone ogni fine settimana. Ecco perché Il Ponte dei Sapori è pronto a fare il grande salto e proporsi, dopo un buon rodaggio emiliano, a turisti, gourmet e visitatori da tutta Italia e dall’estero.
La filosofia della manifestazione: prodotti tipici a CO2 zero e km zero
Prodotti del territorio, mangiati in loco. Promuovere il territorio attraverso l’enogastronomia ha un duplice fine: riscoprire le tradizioni culinarie e i sapori di un tempo, che hanno sempre contraddistinto la Bassa Parmense, e dare visibilità ai produttori e a tutti coloro che nella ristorazione fanno dell’eccellenza e della genuinità una filosofia in cucina. Gli abitanti del parmense come i turisti avranno un itinerario di sapori da percorrere idealmente e dunque un invito in più a venire a Fontevivo, a Trecasali e a San Secondo, ad assaggiare, degustare e mangiare prodotti tipici unici che non si trovano da nessun altra parte.
“I sapori del Parmense sono uno degli elementi forti del territorio: raccontano le nostre tradizioni, la qualità di una Provincia ospitale che ha tante eccellenze da offrire a turisti e visitatori – ha sostenuto Gabriella Meo, assessore al Turismo della Provincia di Parma -Una bella manifestazione che ha il pregio di unire i buoni prodotti della nostra terra con i luoghi in cui questi nascono promuovendo un percorso inedito fra comuni, un ponte appunto, che unisce le caratteristiche di ciascuno rafforzando l’insieme dell’offerta. In questo modo, quella bellissima porzione di pianura ha nel festival gastronomico e culturale una possibilità concreta per farsi scoprire, di rivelare scenari e cultura ai tanti visitatori che aspettiamo”.
“Anche il Comune di Fontevivo si incammina a pieno titolo lungo il Ponte dei Sapori, manifestazione nata dal sodalizio tra i Comuni di San Secondo Parmense e di Trecasali per riscoprire e promuovere i prodotti tipici più caratteristici del parmense – hanno sottolineato in una nota congiunta i 3 Comuni organizzatori del Festival – Nel segno dell’enogastronomia di qualità – tra piatti tipici, artigianato e mercati del gusto – il Ponte dei Sapori si allunga ed unisce dal 2009 tre amministrazioni con un comune denominatore, il Taro”.
“Vogliamo dare visibilità ai produttori e a tutti coloro che nella ristorazione fanno dell’eccellenza e della genuinità una filosofia in cucina – hanno concluso – gli abitanti del parmense come i turisti avranno un itinerario di sapori da percorrere idealmente e dunque un invito in più a venire a Fontevivo, a Trecasali e a San Secondo, ad assaggiare, degustare e mangiare prodotti tipici unici che non si trovano da nessun altra parte. Il Festival è il segno di un progetto che cresce e punta a valorizzare l’identità del nostro territorio. II weekend de Il ponte dei Sapori sono sempre stati apprezzati dal pubblico: possiamo annunciare che non mancheranno mercatini tipici, musica, mostre d’arte, dimostrazioni di norcineria: lavorazione delle carni del maiale per la produzione della “spalla” e di altri salumi da parte dei norcini di San Secondo, giochi e animazione per bambini. Il programma dell’edizione 2009 de Il Ponte dei Sapori è stato concertato tra le tre amministrazioni”.
www.pontedeisapori.it