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Avvio d’anno negativo sui mercati agricoli alla prima fase di scambio. I prezzi hanno subito a gennaio una flessione dello 0,4% mensile e del 2,8% su base annua. E’ quanto rileva l’Ismea sulla base dell’indice dei prezzi agricoli all’origine che si e’ attestato, nel mese in esame, a 130,5 (base 2000= 100).
Il calo congiunturale delle quotazioni e’ stato determinato dall’andamento negativo dei listini zootecnici (-3,5% su dicembre), solo in parte controbilanciato dai rialzi nel comparto delle coltivazioni (+3,3%).
Nella zootecnia spiccano i ribassi del bestiame vivo che ha ceduto, in un solo mese, il 5,9%. Una battuta d’arresto – sottolinea l’Istituto – che si inserisce tra l’altro in un momento di forte tensione sul versante dei costi di produzione, soprattutto per l’approvvigionamento dei prodotti energetici e dei mangimi. Piu’ in dettaglio, gennaio ha chiuso con un vistoso segno meno per i suini (-8,2%), dovuto esclusivamente alla caduta dei capi da macello (ribassi che riflettono l’andamento ciclico di un mercato dato pero’ in ripresa a febbraio) e con perdite ancora piu’ significative per avicoli (-10,3%) e ovicaprini (-12,4%), con il consueto sgonfiamento della domanda nel dopo-feste. Una flessione piu’ moderata ha riguardato invece il bestiame bovino, che in un mese ha accusato un calo del’1,5%.
Tra i lattiero caseari, che nel complesso hanno subito un deprezzamento su base mensile dello 0,7%, si segnalano riduzioni del 5% per il burro e dell’1,5% per il Parmigiano reggiano, a fronte di una sostanziale tenuta dei prezzi del Grana padano (-0,2%).
Sempre nella dinamica mensile, Ismea rileva nel comparto vegetale un incremento del 3,1% dei prezzi dei cereali, con punte del +5% per il mais, conseguenti alle tensioni sui mercati internazionali anche a seguito del forte peggioramento delle stime sui raccolti di granturco in Sud America.
La frutta chiude il mese con un ribasso dello 0,7% su dicembre, facendo registrare andamenti differenziati, con le arance in flessione del 12,4%, in un momento di massima disponibilita’ sui mercati, e kiwi e mele in aumento rispettivamente del 9,5% e dell’1,7%.
Gli ortaggi hanno chiuso il mese con un incremento medio dei listini del 6,9%, sul quale ha influito il blocco dei Tir nella seconda meta’ di gennaio.(AGI)