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Con le temperature a picco da più parti è scattato l’allarme per i prodotti agricoli. Ad una prima analisi, la vite sembrerebbe rappresentare un’eccezione. Lo rende noto WineNews che ha chiesto conferma a due dei massimi esperti di viticoltura italiani. “Con questo freddo per le viti non ci sono problemi – spiega a Winenews Leonardo Valenti, con cattedra di viticoltura all’Università di Milano – ci vorrebbero temperature molto più rigide e costanti, nell’ordine dei -15 C, perché i vigneti cominciassero ad entrare in una pericolosa situazione. Poi, il freddo attuale è arrivato quando le attività fisiologiche della vite erano del tutto ferme. Può darsi che, per esempio in Trentino, possa verificarsi qualche criticità in più nei vigneti molto in alto, ma se le piante sono in riposo, anche in questo caso non ci saranno problemi seri”. “E’ molto difficile – ribadisce Attilio Scienza, uno dei massimi esperti di viticoltura in Europa – che la vite subisca dei danni con questo freddo. Ci vorrebbero temperature nell’ordine dei -15 C e prolungate nel tempo perché le piante si trovino in effettivo pericolo. Ma c’è da segnalare qualche eccezione e un consiglio: anche questo gelo può colpire le viti più deboli, cioè quelle che nella passata vendemmia hanno prodotto molto e le cui riserve di amido sono basse; ci sono poi i vitigni che fisiologicamente sono più sensibili alle basse temperature e questi potrebbero avere qualche problema. Tassativo, evidentemente, il consiglio di non potare le viti in questa situazione estrema”.