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Prima di investire o commerciare con il Brasile occorre essere informati. E’ la nuova frontiera del business internazionale consapevole e partecipato. Un “modello” che è stato illustrato ad oltre un centinaio di dirigenti ed operatori di aziende a Cesena Fiera, lunedì 30 gennaio, nell’incontro organizzato da Macfrut, Regione Emilia-Romagna e Camera di Commercio di Forlì-Cesena, per preparare la Missione Governo – Regioni – Sistema Camerale, che si svolgerà dal 21 al 25 maggio 2012 in Brasile.
E’ stato un pomeriggio intenso durante il quale Ruben Sacerdoti (Regione Emilia Romagna), Romano Baruzzi (direttore ICE Bologna), Roberto Piazza (direttore Acmo), Federico Bressan (Sace) e Pierluigi Venturini (Simest) hanno fornito informazioni sulle opportunità di investimento e di scambio commerciale offerte dal Brasile, puntualizzando anche i criteri e i sistemi di ingresso nel mercato brasiliano, oltre al programma della missione. Inoltre sono stati illustrati i servizi offerti e gli aspetti logistici, in quanto esistono possibilità di accedere a finanziamenti agevolati, dietro presentazione di precisi progetti-proposte operativi, attraverso gli sportelli Sprint Emilia Romagna.
Il Brasile è una delle realtà più dinamiche a livello internazionale, grazie a quella che Alberto Zambianchi, Presidente Camera di Commercio, ha definito “una economia che è la più diversificata a base industriale”. Il Brasile rappresenta oltre il 50% del PIL dell’America del sud, nel 2011 è salito al sesto posto fra le economie mondiali (superando la Gran Bretagna) e nel 2013 dovrebbe arrivare al quarto posto. Negli ultimi anni il PIL del Brasile è cresciuto del 7% e che nel 2011 è stato di “appena” il 3,8% (si pensi all’Italia) e dal 2003 al 2010 si sono creati circa 10 milioni di posti di lavoro (nel 2011 sono stati 2,6 milioni).
«Il Brasile è una “vecchia conoscenza” di Macfrut –afferma Domenico Scarpellini, Presidente di Cesena Fiera- La nostra rassegna internazionale dedicata alla filiera ortofrutticola ha sempre cercato di essere operativa (e non solo una “vetrina espositiva) sul fronte della internazionalizzazione cercando sbocchi e opportunità per le imprese italiane. Grazie al forte rapporto con l’Università di Bologna, Macfrut fu subito coinvolto, quando la Facoltà di Agraria nel 1995 iniziò una collaborazione con quella di Pelotas (Rio grande del Sud) su un progetto di integrazione fra le produzione dei due emisferi individuando Italia e area del meridione brasiliano come “base” per la frutticoltura di clima temperato».
Un progetto che si è allargato alle Università di Santa Caterina, Porto Alegre e Curitiba (Paranà). E nel corso degli anni Macfrut è stato il punto di incontro prima dei docenti, poi dei ricercatori ed infine degli operatori brasiliani. Il tutto ha creato scambi commerciali di prodotti e di attrezzature, e per l’edizione 2012 di MACFRUT (Cesena 26-28 settembre) si attende una forte delegazione di imprenditori brasiliani.
Ritornando alla missione in Brasile di maggio, l’Emilia-Romagna sarà capofila nazionale della filiera agroindustria. Va sottolineato che la missione vuole offrire un contesto in cui trovare opportunità e incontrare le imprese adatte al proprio scopo. Non a caso durante l’incontro di Cesena sono stati forniti suggerimenti anche per credito, assicurazioni e aspetti legali.