Maltempo: è allarme scorte alimentari e rincari


Dopo i morti, i disagi sui collegamenti e il traffico in tilt nella Capitale venerdì arriva anche un’altra emergenza, quella del rincaro dei prezzi dei generi alimentari a causa del gelo e anche della difficoltà di approvvigionamento. Il rischio è sia di trovare scaffali vuoti sia di trovarli con merce molto aumentata a causa del maltempo e, denunciano le associazioni di settore e quelle dei consumatori, di speculazione a danno dei cittadini. Per frutta e verdura, secondo il Codacons, i rincari hanno già toccato in alcuni casi il 200%. Ma l’allerta arriva da più parti: 100mila tonnellate di cibo non consumato mettono a repentaglio la presenza della merce nei supermercati, soprattutto per il fresco: latte, verdura, frutta. Tra l’altro i negozi aperti sono stati già ‘assaltati’ facendo esaurire presto le poche scorte. Coldiretti afferma che nei campi, a causa della neve è praticamente impossibile la raccolta dei pochi cavoli, verze, cicorie, carciofi, radicchio e broccoli che si sono salvati dal gelo, ma il vero problema è il caos nei trasporti che ha reso impossibile la distribuzione dei prodotti alimentari, anche quelli già raccolti come mele e pere. I mercati generali sono bloccati o lavorano a rilento mentre in molti casi si segnalano – sottolinea la Coldiretti – nei piccoli e grandi centri corse all’accaparramento di prodotti alimentari da parte dei cittadini che mandano in tilt le scorte disponibili. La situazione peggiore è per le produzioni importate dall’estero che devono affrontare lunghi viaggi sulle strade mentre i rifornimenti sono più garantiti – continua la Coldiretti – si hanno nei mercati rionali o in quelli di vendita diretta. Molti mercati rionali sono chiusi per il gelo, sottolinea la Confcommercio, secondo cui si registra un calo dei consumi tra il 30 e il 60 per cento nei bar e nei ristoranti. Il servizio., secondo l’associazione dei commercianti, è invece regolare nella distribuzione organizzata. Nei mercati alimentari l’andamento è a marcia ridotta e i prodotti esposti sono a rischio congelamento. Nelle città del Nord e del centro Italia, come a Torino, a Bologna, a Firenze fino ad oggi l’apertura dei banchi è stata all’incirca del 30% per le difficoltà di circolazione dei Tir sulle strade. Da domani le criticità si estenderanno anche al centro-sud. Per la vendita di prodotti non alimentari, i mercati sono deserti anche per via dell’allarme meteo. Se il maltempo dovesse continuare anche per la settimana prossima, si rischia la chiusura totale dei mercati, secondo Confcommercio. Un vero e proprio S.O.S arriva dal Codacons, che chiede anche un intervento della Guardia di Finanza per controllare che non ci siano speculazioni sui prezzi. “Da un parte gli scaffali appaiono semivuoti in moltissimi esercizi commerciali – spiega il presidente Carlo Rienzi – dall’altro si è registrato un elevato incremento dei prezzi per i prodotti ancora disponibili. (ANSA).

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